I permessi per la cura di handicappati e le ore di permesso giornaliere per l'«allattamento» 24/09/2007
I permessi per la cura di handicappati e le ore di permesso giornaliere per
l'«allattamento» 24/09/2007
D: Cosa spetta per come congedi straordinari e come permessi per la cura di handicappati e per le ore di permesso giornaliere per l'«allattamento»? I genitori (naturali, adottivi, affidatari) del disabile grave possono fruirne? E se il parto è plurimo e gemellare? In caso di parto plurimo possono tutte e quattro le ore di permesso essere assegnate al padre nel caso in cui la mamma sia lavoratrice autonoma? Se il figlio è minorenne il congedo spetta anche se non c'è convivenza tra genitore e interessato?R: Per quanto attiene ai congedi straordinari (fino a due anni) da assegnare ai lavoratori dipendenti per la cura di handicappati l'INPS con la Circolare n. 112/2007 ha chiarito quanto segue:
Congedo straordinario
Il congedo retribuito di due anni può essere riconosciuto anche al coniuge convivente.
Per cui hanno diritto a fruire dell'assenza (regolarmente retribuita) i lavoratori secondo la seguente scaletta di priorità:
1 - Coniuge del disabile grave e con esso «convivente».
2 - Genitori (naturali, adottivi, affidatari) del disabile grave in una delle seguenti situazioni:
a) il figlio non è coniugato;
b) il figlio è sposato ma non convive con il coniuge;
c) il coniuge del figlio non lavora o è lavoratore autonomo;
d) il coniuge del figlio rinuncia in modo espresso ad avere il congedo per gli stessi periodi.
Se il figlio è minorenne il congedo spetta anche se non c'è convivenza tra genitore e interessato. Per il figlio maggiorenne occorre invece la convivenza o, se non c'è, occorre che l'assistenza prestata sia «continua ed esclusiva».
Se i genitori sono entrambi lavoratori dipendenti a chi spetta il congedo?
Spetta a tutti a due in via alternativa: l'essenziale è che non sia utilizzato da tutti e due nello stesso momento.
3 - Fratelli o sorelle conviventi con il disabile grave (anche loro possono chiedere il congedo in via altenativa) a condizione che:
a) tutti e due i genitori siano morti;
b) tutti e due i genitori siano in vita ma totalmente inabili;
c) il fratello disabile non sia coniugato;
d) il fratello disabile sia sposato ma non conviva con il coniuge;
e) il fratello sia coniugato e convivente con il partner che però non lavora o è lavoratore autonomo oppure ha espressamente rinunciato al congedo per lo stesso periodo.
Ore di permesso giornaliere per l'«allattamento»
Per quanto attiene alle ore di permesso giornaliere per l'«allattamento» del bambino.
- Parto plurimo. Se il parto è gemellare (due, tre, quattro figli, ecc.) le due ore di permesso spettanti alla madre lavoratrice dipendente diventano quattro, e due di esse possono essere date al padre lavoratore dipendente.
Per quanto attiene poi alle due ore l'art. 40 della legge sui congedi parentali riconosce il diritto esclusivo al padre nei seguenti casi:
1) i figli sono affidati solo al padre;
2) la madre pur lavoratrice dipendente non si avvale dei riposi;
3) la madre non è lavoratrice dipendente;
4) la madre è morta dopo il parto;
5) la madre dopo il parto è gravemente ammalata.
Secondo il Ministero del lavoro (Nota 3 settembre 2007, n. 11025) in caso di parto plurimo tutte e quattro le ore di permesso possono essere assegnate al padre nel caso in cui la mamma sia lavoratrice autonoma.
Il padre può fruire di questi permessi anche durante i tre mesi dopo il parto o durante il periodo di congedo parentale della lavoratrice autonoma (tre mesi di assenza entro un anno di vita del bambino).