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Truffa all'Inps. Aspettativa sindacale non retribuita.

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Truffa all'Inps, dodici sindacalisti Cisl indagati

Per l'accusa esponenti del sindacato assunti formalmente da società compiacenti sfruttavano la legge sull’aspettativa sindacale non retribuita, maturando i contributi senza i versamenti.

La Cisl: "Piena fiducia nella Magistratura"

di Sara Grattoggi

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Il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito un sequestro preventivo da oltre 600mila euro, in un'indagine condotta dal sostituto procuratore Paolo Storari, a carico di "alcune sigle sindacali" lombarde della Cisl per una presunta truffa ai danni dell'Inps "attraverso l'indebita fruizione di 'aspettativa sindacale non retribuita'".

Secondo l'accusa "numerosi sindacalisti, pur lavorando in via esclusiva presso le associazioni sindacali, sarebbero stati formalmente assunti da società compiacenti senza avervi mai lavorato" e ciò solo per permettere "ai sindacati di appartenenza di fruire dello sgravio contributivo".

In particolare, le sigle coinvolte nell'indagine sono:

la Cisl Milano Metropoli;

la Filca Cisl Milano Metropoli;

la Fim-Cisl Milano Metropoli;

la Fim Territorio dei Laghi di Varese;

l'Unione Sindacale Territoriale Cisl Bergamo;

la  Femca Cisl dei Laghi Como Varese;

la Femca Cisl Lombardia con sede a Sesto San Giovanni.

Sequestri sono stati effettuati anche presso:

la  Felsa Cisl Lombardia;

la  Fisascat Cisl, la Femca Cisl Milano Metropoli;

la  Femca Cisl Monza Brianza Lecco, con sede a Monza.

Per il giudice delle indagini preliminari Anna Calabi, "rimane da spiegare perché le imprese private si siano prestate ad assecondare questo meccanismo, per loro tutto in perdita (in quanto il lavoratore viene pagato per almeno 6 mesi senza fare alcunché)".

Per il gip, inoltre, "i lavoratori non sono apparsi consapevoli della frode perpetrata e di conseguenza non è emerso un profilo di dolo a loro carico. Essi sembrano essere stati meri strumenti del meccanismo truffaldino - si legge nell'ordinanza - non ne sono i beneficiari e si limitano ad esercitare un'attività lavorativa e a venire ovviamente retribuiti per questo. A nulla rileva per loro che la busta paga arrivi non tanto dal sindacato ma da un'impresa privata (ovviamente in accordo con il sindacato)".

Tra i 12 sindacalisti Cisl figurano anche il dirigente della Cisl Milano Renato Zambelli, già responsabile Expo, Gilberto Magone, ex segretario generale aggiunto della Cisl Milano, Alberto Pluda, segretario generale della Cisl di Brescia, Massimo Zuffi, segretario generale della Femca Cisl Milano Metropoli. Sarebbero loro, secondo l'accusa, ad aver organizzato la presunta truffa all'Inps, facendo assumere fittiziamente da aziende compiacenti alcuni sindacalisti.

Il comunicato della Cisl
"Apprendiamo oggi dagli organi di stampa del sequestro cautelativo di somme afferenti ai conti correnti di alcune strutture sindacali della Cisl nella nostra Regione da parte della magistratura, nel cui operato rinnoviamo la nostra piena fiducia". Così il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci. "Appena conosceremo nel dettaglio circostanze e motivazioni del sequestro - prosegue - adotteremo le azioni atte a garantire la doverosa tutela alle federazioni e alle confederazioni territoriali della Cisl".