Nibirumail Cookie banner

R.S.U. IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE.

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE

 

NO ALLA SVENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE.

Continuiamo a non condividere la scelta della vendita tutti gli immobili di pregio (da Largo Treves, a via San Tomaso, a via Porpora sino al grattacielo di via Pirelli 39) ripiegando su palazzi di scarso valore commerciale, come sede di lavoro per molti dipendenti comunali, situati nelle estreme periferie di Bovisa (Educazione, Area Tecnica, Appalti) e di Corvetto (Servizi sociali, Urbanistica, Mobilità, arredo Urbano, Verde). Sedi decentrate scomode, (in via Durando manca persino la metrò), per i cittadini milanesi e i dipendenti comunali che debbano raggiungerle. Senza contare che la vendita di immobili in posizione strategica e centrale, che costituiscono il patrimonio immobiliare del Comune di Milano, comporta effetti negativi sul bilancio nel medio periodo, e dunque, sulla solvibilità di Palazzo Marino, con diminuzione della garanzia del pagamento dei nostri stipendi. Operazioni finanziarie e immobiliari che legano ancora di più le mani del bilancio comunale, già gravato da pesanti interessi per la costruzione della Metrò 4, alle banche con effetti deleteri per i servizi pubblici, come la situazione dei Servizi all'Infanzia e dei Servizi Sociali mostrano con evidente drammaticità.

 

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

USI si è ricostituita nel Comune di Milano nel dicembre 2020, nel momento più buio della pandemia, per rivendicare la tutela e la sicurezza dei lavotori. Continueremo a chiedere, anche dopo la fine dello stato di emergenza, la tutela delle fragilità e il diritto allo smartworking per genitori con figli piccoli e per i colleghi che curano parenti non autosufficienti. Non smetteremo di segnalare i pericoli delle classi affollate, e di alcuni servizi della Polizia Locale, così come l'assenza dei certificati di idoneità elettrica e antincendio in numerose scuole e nidi. Chiediamo di pensare al più presto anche alla manutenzione degli uffici in via Larga, e dei tanti edifici che ospitano le sedi dei Municipi, oltre alle tante scuole d'Infanzia, che spesso si allagano ogni anno alle prime piogge. Al fine di tutelare la salute dei lavoratori e la sicurezza delle postazioni di lavoro, chiediamo inoltre che il Comune garantisca ai 5000 lavoratori in smartworking, a cui è stato negato qualsiasi rimborso per elettricità e connessioni wi-fi, buoni pasto e uso di pc e cellulari aziendali, quantomeno sedie ergonomiche e scrivanie pieghevoli anche accedendo ai fondi del Decreto Ristori.

 

ASSUNZIONI SUBITO!

Il Comune di Milano ha perso in 5 anni oltre 1600 lavoratori passando dai 15.500 del 2015 ai 13.900 del dicembre 2021, una perdita secca del 10%. Chiediamo a gran voce che, oltre che nella polizia locale anche nelle scuole dell’infanzia, in anagrafe, nei municipi e in tutti settori carenti, vengano effettuate assunzioni di nuovo personale, per offrire alla cittadinanza un servizio pubblico all’altezza delle legittime aspettative, soprattutto nelle sofferenti periferie prive di spazi municipali. Siamo contrari e ci opporremo in qualunque modo ad ulteriori privatizzazioni.

 

SMART WORKING O LAVORO A DOMICILIO?

Non è più accettabile che lo smart working, ormai entrato di diritto fra i modi ordinari di svolgimento della prestazione lavorativa, sia ancora svolto in maniera emergenziale, come allo scoppio della pandemia, e quindi avvalendosi esclusivamente di mezzi propri soggetti ad usura (computer fissi o portatili), con evidenti problemi di privacy (telefoni personali deviati), senza il riconoscimento di un rimborso per le spese di luce e connessione, senza il riconoscimento del buono pasto. Chiediamo pc portatili, cellulari di servizio e buoni pasto per chi svolge da casa parte della sua attività lavorativa.

 

CONTRO IL CODICE DISCIPLINARE LIBERTICIDA

Denunciamo come liberticida il nuovo codice disciplinare che punisce l'uso personale e fuori dell'orario di lavoro dei social network per esprimere liberamente il proprio pensiero. Chiediamo il ritiro degli articoli del Codice Disciplinare che, limitando i principi della Libertà di espressione e di associazione, violano la Costituzione della Repubblica e lo Statuto dei Lavoratori, prevedendo sanzioni disciplinari e il controllo delle opinioni. Il giusto divieto di insultare e offendere, anche via non deve mai impedire quella libertà di critica civile che credevamo essere un patrimonio comune ormai acquisito dal 25.4.1945 e non un diritto ancora in discussione, specie nella Città Medaglia d'oro della Resistenza.

Prevedere sanzioni per chi invece di lavorare usa gli strumenti del Comune per fare altro è giusto, impedire di esprimere la propria opinione 24/24h con mezzi propri è una previsione propria di regimi totalitari che nulla hanno a che fare con la storia, la cultura e le tradizioni di libertà di Milano.

 

FONDO PERSEO NEO-ASSUNTI: NO ALLO SCIPPO DEL T.F.R.

Non si ferma la nostra campagna di informazione, soprattutto per i neo-assunti, sul Fondo Perseo, al fine di evitare che lo strumento automatico di adesione, tramite il silenzio-assenso, impedisca la formazione di una volontà consapevole all’adesione.  Aderire ad un fondo di investimento in banca, comporta la profilazione del cliente, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo previsto dalla MiFID,  la direttiva comunitaria volta a disciplinare i servizi di investimento nei 30 Stati membri. Se per aderire in banca ad un qualsiasi fondo di investimento è necessaria la compilazione del questionario MiFID, che è un insieme di domande sulle diverse conoscenze ed esperienze del mondo finanziario, nonché sulla situazione economica e sulle aspettative del cliente dall’investimento, perché le stesse precauzioni non sono prese per l’adesione del lavoratore, che potrebbe essere completamente digiuno dai principi cardine degli investimenti economici? Il Fondo Perseo, inoltre, non è rivalutato ai tassi di inflazione, per cui, l’adesione allo stesso equivale a rinunciare alla rivalutazione della liquidazione ai tassi di inflazione al termine dell'attività lavorativa, con la perdita di gran parte del capitale versato. Denunciamo infine che è urgente promuovere una mobilitazione per l’abrogazione della legge Fornero e per un sistema di previdenza pubblico che garantisca a tutti i lavoratori una pensione per lo meno dignitosa: i tagli da macellaio che hanno infierito sul sistema, insieme a tanti regali a varie categorie pagati coi contributi dei lavoratori, e il crollo del PIL a seguito della pandemia, minacciano di creare un esercito di pensionati indigenti.

 

SETTORE EDUCAZIONE

Continuiamo a contrastare le decisioni che in questi anni hanno portato al peggioramento nell’organizzazione dei Servizi all’Infanzia, gravando pesantemente sul carico di lavoro degli educatori e di conseguenza sul diritto delle famiglie di usufruire di un servizio soddisfacente, non solo a livello pedagogico, ma anche in termini di organizzazione del lavoro. La disorganizzazione del servizio già in atto si è ulteriormente evidenziata durante questo periodo di pandemia, laddove il dilagare dei contagi ha messo in risalto non solo la mancanza personale per sostenere le richieste di pre e post Scuola, e di Servizi Integrativi, ma anche un protocollo Covid inadeguato, non all’altezza della tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici e dei bambini. Gli educatori lavorano spesso da soli senza compresenza in sezioni “pollaio” con 25 bambini per 3 ore (metà della giornata lavorativa) e nel caso di assenza del/della collega per tutta la giornata lavorativa. Non ci sono sostituzioni di personale (assenze-malattie-permessi educatori) così che le sezioni chiudono in anticipo gravando sull’organizzazione delle famiglie. Tutto questo è insostenibile e impatta sulla sicurezza degli educatori e dei bambini oltre che sulle finalità educativo-pedagogiche dei Servizi all’Infanzia. Al fine di riorganizzazione orari e turni di lavoro degli educatori e al fine di realizzare una maggiore compresenza chiediamo subito: indizione di nuovi concorsi e selezioni interne passaggio nido-infanzia per l’assunzione di personale educativo, operando una revisione dei titoli di studio per l’accesso ai concorsi (oggi è richiesta la laurea che è lo stesso titolo di studio previsto per insegnare alla scuola primaria di primo grado, con conseguenze facilmente immaginabili visto le diverse condizioni contrattuali...). Chiediamo che sia data la possibilità di accedere ai concorsi infanzia anche ai candidati in possesso di diploma socio-psico-pedagogico e laurea triennale in scienze dell'Educazione.  L’obiettivo a cui tendiamo tutti è offrire alle Famiglie dei servizi Educativi all’altezza di una Città Metropolitana come Milano.

 

GREEN PASS E OBBLIGO VACCINALE

U.S.I. è schierata, fin dallo scorso settembre, contro il green pass, strumento introdotto con un decreto legge che ha leso il diritto al lavoro e alla liberta, minando i principi fondanti della Costituzione Italiana. Continueremo a sostenere i lavoratori e le lavoratrici sospesi/e chiedendo il trasferimento temporaneo ad altra mansione laddove possibile,  piuttosto che il blocco dello stipendio.

 

MASCHERINE FFP2 E TAMPONI

Per tutti i lavoratori e le lavoratrici chiediamo la distribuzione di mascherine FFP2 e l’esecuzione di tamponi anti-covid 19, unico reale strumento di prevenzione del contagio sui luoghi di lavoro.

 

INCREMENTO BUONO PASTO

La pandemia impone una profonda riflessione sul buono pasto così come è erogato oggi. L’importo riconosciuto agli esercizi convenzionati con il Comune di Milano (€ 6,57 + iva 10%) appare sempre più inadeguato, soprattutto in centro, a remunerare l’esercente a fronte delle spese sostenute per garantire un primo, un secondo, un contorno, bibita analcolica e caffè; tanto più che, a seguito della pandemia innumerevoli ristoranti hanno tolto la convenzione o hanno addirittura chiuso per fallimento, lasciando intere zone sguarnite di locali  convenzionati dove effettuare la pausa pranzo, e i dipendenti privati del loro diritto al ticket riconosciuto dal contratto. Noi chiediamo la concessione di buoni pasto digitali, così come avviene in altri enti, spendibili in qualunque ristorante o nei negozi di generi alimentari. L'impennata dei prezzi energetici inoltre, rischia di privare i dipendenti, come già sta succedendo per diversi esercizi convenzionati, di un pranzo completo infierendo sul già scarso salario a fronte dei costi della città più cara d'Italia: Milano.

 

FORMAZIONE DEI DIPENDENTI E PASSAGGI DI CATEGORIA PER CONCORSO INTERNO

Chiediamo una formazione continua e qualificata di tutti i dipendenti sui software utilizzati per il lavoro, che viene invece troppo spesso lasciati all’apprendimento da autodidatta o a video-lezioni pre-registrate che concedono troppo poco spazio a una necessaria relazione con il docente. Tale rapporto deve invece avvenire sia fisicamente che tramite applicativi per le video-conferenze, ma sempre “in tempo reale” per essere efficace, lasciando lo spazio al confronto, alle domande e alle esercitazioni. Chiediamo altresì che, anche per gli sportellisti, che più di tutti gli altri ne hanno bisogno, sia resa effettiva la partecipazione ai corsi di lingua, e non venga sempre negata per motivi di servizio! Chiediamo inoltre che, per ricoprire i vuoti di organico, nelle nuove assunzioni ,vengano previste quota di riserva di posti per l’accesso alle categorie superiori per il personale interno, nel rispetto delle previsioni normative.

 

EQUA DISTRIBUZIONE DEI PREMI

Oggi una minoranza di circa 6000 dipendenti, molti dei quali meritevoli ma spesso premiati in quanto 'nominati' dai dirigenti, godono di più del 70% della cifra complessiva del Salario Accessorio, che ammonta a più di 78 mln. Di euro.  Per sole posizioni organizzative e alte professionalità (che già godono di stipendi dal doppio al sestuplo dei pari categoria e che nel 2011, prima della elezione del sindaco Pisapia, erano 235 mentre oggi sono più di 700) il fondo prevede quasi 10 milioni di euro, più del 15% dell'intero ammontare. Nonostante gli enormi risparmi accumulati dall'Amministrazione in questo periodo di pandemia, 4,4 milioni di euro annui in soli buoni pasto non erogati, la parte comune, quella che viene suddivisa equamente tra tutti i lavoratori, somma a un misero 15%...Chiediamo pertanto una equa ripartizione dei 90 mln di Salario Accessorio.

 

POLIZIA LOCALE

L'aumento dell'età media dei colleghi di Polizia Locale impatta sulla qualità del servizio e del lavoro con effetti deleteri sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Chiediamo una formazione adeguata alle nuove sfide della metropoli e l’inserimento di giovani nei comandi di zona e nei nuclei stradali, in modo tale da garantire quella efficacia necessaria sia nei servizi ordinari che nei turni notturni. Il servizio rimozioni, così come tanti altri servizi utili alla cittadinanza sono stati ridimensionati, quando invece dovrebbero essere potenziati per garantire decoro e sicurezza.

 

MI li 18.03.2022

Il Direttivo U.S.I.- Comune di Milano