Nibirumail Cookie banner

Il Comune taglia quindici sezioni nelle materne:

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

Il Comune di Milano taglia quindici sezioni nelle materne:

"Calo delle nascite, sempre meno iscritti”

Trecento posti in meno, per Palazzo Marino non ci sono abbastanza richieste per mantenere il numero attuale. Il sindacato: colpa anche dei disservizi durante la pandemia, tanti genitori hanno scelto le private

Quest'anno si conteranno quindici sezioni in meno nelle scuole dell'infanzia comunali di Milano. Che, tradotto, significa un calo di circa 300 bambini, considerando che ogni classe è composta da un numero che oscilla tra i 21 e i 25 alunni. Il motivo è il calo di iscritti in alcune scuole e a conti fatti, dopo aver scorso le graduatorie per assegnare i posti a tutta la platea di richiedenti, Palazzo Marino, in accordo con gli istituti scolastici, ha optato per il "riordino" delle classi, come solitamente si fa quando non ci sono numeri sufficienti per comporre una sezione.

  • A denunciare il calo, però, è il sindacato Usi Milano, che punta il dito contro "l'insuccesso" delle scuole comunali.

A Milano sempre meno figli.

La notizia è arrivata in prima battuta alle educatrici, a cui in questi giorni è stato comunicato il cambio di istituto a causa della soppressione della classe alla quale erano state assegnate lo scorso anno. Il trasloco riguarderà una quarantina di loro. Due sezioni sono state soppresse nella scuola dell'infanzia di via Ss. Trinità, in zona Moscova, dove si passerà da 12 classi a 10. Un'altra sezione in meno si conterà alla materna di via Ruffini, in zona Conciliazione. Scomparirà anche una sezione nella scuola di via Crivelli, a pochi passi dal Policlinico.

In zona Niguarda, invece, una classe in meno spetterà alla scuola dell'Infanzia Ciriè/Girola. Un'altra sezione cancellata toccherà alla scuola Quasimodo di via della Giustizia. Una tendenza che sembra in contraddizione con il numero di richieste di iscrizioni alle scuole comunali che ogni anno, ad aprile, superano il numero di posti disponibili. In realtà, al contrario dei nidi dove difficilmente gli istituti comunali riescono ad assorbire interamente la domanda, per le scuole dell'infanzia, a mano a mano che le graduatorie scorrono di mese in mese, a settembre il Comune riesce sempre a soddisfare le richieste di iscrizioni. Anche quest'anno, scorrendo la graduatoria, si è arrivati all'obiettivo di contenere l'intera domanda. Ma le richieste sono andate tutte a buon fine, al punto da richiedere persino l'eliminazione delle classi in esubero.

  • Un fenomeno che Palazzo Marino motiva con il calo di nascite che ha colpito alcune zone della città piuttosto che altre, secondo diversi trend. Unica eccezione, a quanto pare, è la scuola dell'infanzia di Lampugnano, che quest'anno conterrà una sezione in più dello scorso anno. Secondo il sindacato Usi di Milano, però, il calo degli iscritti non sarebbe solo imputabile al calo delle nascite e all'invecchiamento dei quartieri. Ma anche allo scontento delle famiglie che lo scorso anno si sono trovate a dover affrontare la problematica del post scuola, che per alcuni mesi era stato soppresso a causa dell'assenza, dovuta al Covid, di un numero adeguato di educatrici.

"Molti genitori per non trovarsi di fronte alla situazione dell'anno scorso, hanno optato per iscrivere i figli in una scuola privata, piuttosto che in quelle comunali", spiegano. "Per evitare problemi, in molti hanno deciso di pagare qualcosa in più di retta e assicurare maggiori servizi ai propri figli. È sempre un male dover chiudere delle classi e non garantire un'offerta adeguata ai bambini", aggiunge il sindacato. A detta degli educatori un calo di iscrizioni ci sarebbe stato anche nei nidi, in alcune sezioni "lattanti", dove i bimbi sono passati da 18 a 12.

  • Dall'assessorato all'Educazione di Palazzo Marino, però, fanno sapere che l'accorpamento delle classi è stato dettato da esigenze di riordino e di razionalizzazione. Inutile e dannoso sarebbe stato mantenere aperte delle sezioni con pochi alunni. Le assegnazioni a un istituto piuttosto che all'altro, avvengono in prima battuta sulla base delle preferenze espresse dalle famiglie. Il calo delle nascite era già iniziato prima del Covid. Nel 2018, i nati residenti nel Comune di Milano erano quasi 11mila e si è passati nel 2020 ad appena 10mila. Secondo l'ultima rilevazione, fatta al 31 dicembre 2021, i bambini da 0 a 6 anni, residenti a Milano, sono 73mila e 500.