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Diritto ai corsi di formazione -Condanna ad Azienda

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L’azienda che non consenta la partecipazione a corsi di formazione previsti dal contratto collettivo deve risarcire al lavoratore il danno subito per le tasse d’iscrizione versate. Inoltre, qualora la partecipazione al corso sia il presupposto per l’acquisizione di una qualifica lavorativa, l’azienda deve risarcire al dipendente il danno alla professionalità specifica, alla immagine e alla vita di relazione ( Cass. sent. 19682/2009) Inoltre, nel caso esaminato la Suprema Corte ha rilevato che l’azienda non può accordare al lavoratore un numero di ore ridotto con la giustificazione di dover far partecipare anche altri dipendenti al suo stesso corso. Il danno alla professionalità deve essere quantificato alla luce del lungo tempo trascorso prima del riconoscimento del diritto e della situazione di precarietà derivante dall’esercitare mansioni per le quali non si è raggiunta la formale qualifica professionale ( Corte App. Brescia 29 aprile 2005).

L’inosservanza dell’obbligo formativo può avere, anche , riflessi penali, se trattasi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ( Cass. sent. 20220/2006)

(Data: 02/12/2009 9.00.00 - Autore: Francesca Bertinelli)