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Contributo USI al dibattito NO AUSTERITY .

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FIRENZE 8 NOVEMBRE 2014

NO AUSTERITY

Il governo Renzi a guida DS, in contiguità con i precedenti governi procederà nell’affossare il tessuto sociale del Paese nei suoi diritti fondanti, nulla escluso, dal diritto al lavoro, al sociale, rendendo tutto marginale.

1. Il Jobs Act regolarizzerà dall'articolo 18, già fortemente messo in discussione dalla "riforma Fornero" dal governo Monti, con l’appoggio dei DS, e lo strabismo dei sindacati tradizionali.

Il Jobs Act divenuta legge, il reintegro è cancellato; eventuali assunzioni a tempo indeterminato sono prive di tutela di legge; Alle aziende è concessa la libertà di licenziare senza alcuna motivazione.

Il lavoratore è una merce ad uso e consumo del mercato del lavoro, (del datore di lavoro, pubblico/privato).

L’Esercito dei disoccupati e non occupati sarà in espansione, continuerà a crescere. Gli occupati a tempo indeterminato/determinato temporanei avranno sempre il piede fuori.

2. L'articolo 18 già è già a tutela limitata, ma è uno dei tasselli della Jobs Act..

3. Viene ridotto lo strumento degli ammortizzatori sociali:

· La Cassa in deroga già in sofferenza verrà abrogata;

· La Cassa Integrazione Ordinaria e la Cassa Integrazione Straordinaria e i fondi di solidarietà di cui all’ art. 3 della legge 28 giugno 2012 n° 92, è revisionata e limitata ai vincoli di risparmio.

· Revisionati i contratti di solidarietà, con modificazione alla legge 19 luglio 1993, n° 236.

· Rimodulazione dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI), rapportato alla contribuzione del lavoratore.

· Eliminazione della disoccupazione per l’accesso a servizi di carattere assistenziale.

· Razionalizzazione degli incentivi all’assunzione esistenti, con verifica dell’efficacia e dell’impatto;

· Razionalizzazione degli incentivi per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, referenti istituzionali regioni e provincie autonome;

· Senza oneri per lo stato un’Agenzia nazionale per l’occupazione;

· Le parti sociali sono coinvolte al punto c. (della legge)

· Il punto “G” (della legge), prevede un inserimento mirato per le persone disabili;

· Il punto “n” (della legge), prevede sinergie occupazionali tra pubblico e privato;

4. Semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti delle assunzioni;

5. Ciò prevede l’abolizione dei documenti cartacei.

6. Revisione delle sanzioni, “non ai lavoratori ma alle aziende”, se non dovessero rispettare i vincoli;

7. Necessità di assicurare la certezza della cessazione del rapporto di lavoro nel caso “comportamento concludente del lavoratore”, che tutto venga fatto bene dal datore di lavoro;

8. Impegno serio del governo e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, non si capisce il perché.

9. Mentre quello sulla disciplina sui controlli a distanza è certezza; anche una nuova sperimentazione di un orario minimo applicabile, se quelle delle coop rosso o bianche del suo ministro Poletti non sono sufficientemente applicati e sperimentati;

10. Anche i CO.CO.CO. o i CO.CO.PRO avranno una regolamentazione a tutela di una giusta applicazione, ci saranno i sindacati maggiormente rappresentativi, (prima erano assenti);

11. Razionalizzazione e semplificazione ispettive, se non mancassero uomini e fondi, il punto avrebbe avuto un suo senso;

12. Curare la salute dei propri cari. Disponibilità (definita - Rimessa) fra lavoratori di rinunciare a favore di: una parte o di tutti i giorni di riposi spettanti a caio a favore di tizio richiedente per particolari situazioni di salute di persone di famiglia comprovata dalla richiesta, (non la estensione della legge 104, ma mutuo appoggio tra compagni lavoratori);

13. Perché: La Legge 104 diventa funzionale alle esigenze delle imprese.

Termina la breve disamina della legge che il governo Renzi governo a maggioranza DS (le minoranze sono organiche al progetto renziano).

Il governo!

La Legge di Stabilità prevede più di 4 miliardi di tagli:

I settori interessati:

a. Sanità;

b. Trasporti;

c. servizi sociali;

d. Blocco degli scatti stipendiali per i lavoratori pubblici fino al 2015 (sono esclusi dal blocco, poliziotti, militari e diplomatici, cioè funzionari del governo);

e. Aumento dell'iva (e quindi del costo della vita);

f. Di contro, gravi fiscali" ingenti per le imprese.

Il Baratto!

g. Gli 80 euro di sgravi fiscali in busta paga, forse anche per il prossimo anno 2015;

h. Gli 80 euro di Mini-Bonus al mese per le neo-mamme;

i. Gli 80 euro medie mensili TFR, i nostri soldi che fanno politica DS e renziana.

Intanto

Aumenteranno o saranno tagliati i servizi, quali: sanità, trasporti, scuola, università, IVA e tasse comunali, provinciali e regionali.

Il dissenso!

1. Il dissenso operaio è soffocato con la violenza!

2. Il disagio sociale criminalizzato!

3. La marginalizzazione ignorata!

4. Il nostro futuro mercificato!

Noi siamo oggi a Firenze analizzando ciò che è stato sopra elencato e dire

“che noi non ci stiamo e non ci riconosciamo nell’accordo vergogna”

e siamo distanti culturalmente e politicamente dai sottoscrittori.

 

L'accordo, siglato il 10 gennaio 2014.

Per le parti sociali: da Cgil, Cisl e Uil e di seguito anche dal Cobas nazionale.

Per il padronato; Confindustria e Confederazione Cooperative.

Obiettivo dell’accordo:

Omologazione della democrazia sindacale nelle aziende private, estendendo il modello "Marchionne", già in vigore nel gruppo Fiat, a in tutte le aziende private.

I firmatari dell’accordo credono di limitare la rappresentatività nelle aziende a loro beneficio.

Credono che i diritti dei lavoratori sono diritti non esigibili da ognuno di noi e che i tre o i quattro pensano sottoscrittori abbiano fatto il 10 gennaio la rivoluzione dei garofani!

I diritti si conquistano sul campo affianco ai lavoratori e la reale presenza del giorno per giorno.

Il Coordinamento No Austerity oggi presente e Firenze, si propone di contrastare in maniera unitaria e solidale le vergognose politiche economiche e del lavoro del Governo Renzi.

Si propone di continueremo la battaglia per i diritti di rappresentanza dei lavoratori, contro il nuovo vergognoso Testo Unico sulla rappresentanza.

Si impegna a diffondere un vademecum informativo tra i lavoratori sui contenuti dell'accordo dello Jobs Act e dell’accordo sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 sulla limitazione dello sciopero.

Propone il sostegno ad ogni azione giuridica strategie che abbia l’intendo di contrastare l'accordo sulle rsu/rsa.

SCIOPERO GENERALE

Il 14 novembre 2014

NO AUSTERITY

E’ IN PIAZZA

Firenze, 8 novembre 2014

Contributo USI al dibattito

Contributo USI al dibattito NO AUSTERITY .