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Rimini. Intervento nel sociale.

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Unione Sindacale Italiana

Via Barziali 31 - Rimini

 

Rimini, 05/06/2016

Alla cortese attenzione di Luigi Mazza Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Al Sindaco Comune di Rimini

Alla Responsabile Servizio Assistenza Anziani – Dott.ssa Capogreco

Al Responsabile Servizi Sociali –Ufficio di Piano Dott.Stefanini

All'Ass.Sociale Comune Rimini Zanotti Sara

 

Oggetto : richiesta di informazioni relativa a domanda di assistenza indiretta .

Premessa: La famiglia Franchini (figlia Franchini Monica e mamma Barduzzi Anna) vivono sotto alla fascia di povertà. Barduzzi Anna ha gravissime disabilità causate da Parkinson. Il reddito da pensione e assegno di cura del tutto insufficienti hanno portato negli ultimi 4 anni a consumare tutti i risparmi e quindi ora a trovarsi di fronte alla non possibilità di avere diritto alle cura della persona.

Gli interventi a sostegno elargiti dal Comune di Rimini attraverso il sistema delle cooperative (50 minuti 5 volte alla settimana) sono stati anche di aiuto (ma spesso con inadempienze e inadeguatezze al specifico caso). La completa insufficienza (50 minuti su 24 ore) di questo contributo e la impossibilità economica per mancanza di risorse a gestire almeno una parte della giornata, ci ha portato a chiedere incontro urgente con i responsabili dei servizi sociali del Comune. E’ stato evidenziato in questo incontro la oggettiva inadeguatezza degli interventi “contemplati dalla amministrazione ”.

Elencate le esperienze in campo nazionale del Movimento per la vita indipendente e le sentenze di riferimento che hanno confermato la necessità degli orientamenti legislativi in materia di diritto alla cura e alla indipendenza.

Le normative al riguardo sono regionali e noi abbiamo bisogno di tradurre anche nel sistema “assegni di cura” la opportunità per la vita indipendente.

Cerchiamo di trovare una soluzione a questa situazione a cui le disposizioni esistenti non hanno trovato “pratiche di buon senso” risolutive nonostante gli orientamenti costituzionali e dell’oms. Dove vi è la necessità “Deve essere rivalutato l’uso della risorsa”, tipologie che vanno bene per alcuni sono inaccettabili per altri.

Interventi di sostegno a invalidi e famiglie in date condizioni (famiglie con piu figli e con redditi ) hanno un peso che non trova proporzionalità di “peso” verso le situazioni di famiglie sotto reddito e con un solo figlio-a. Anche queste persone devono avere diritto a non scegliere soluzioni di abbandono in residenze e se lo desiderano di indipendenza. Deve esserci possibilità di contemplare, discutere e progettare soluzioni che sono economiche sia per le casse dei servizi sociali locali e regionali sia di salute e indipendenza per invalidi e famiglie.

Nello specifico del caso trattati chiediamo che venga assegnata:

A.    A Anna Barduzzi l’assegno di cura contemplato per “persone con gravissime disabilità” (43 euro giornalieri). La Determinazione n° 15894 del 14/12/2012 vincola i criteri di individuazione di particolare intensità che per Anna Barduzzi sono presenti (insufficienze respiratorie, incontinenza totale, “retrazione in flessione degli arti inferiori e superiori” nonchè necessità di “movimenti frequenti di alzata dal letto alla sedia per evitare piaghe”. L’assegno di cura con questi medesimi parametri di gravità è contemplato per altre tipologie di invalidi in terza età.

B.     Chiediamo venga assegnata direttamente dal Comune la risorsa per la assistenza domiciliare assegnata alle Cooperative (24/28 euro). Questi due interventi possibili possono essere risolutivi per rendere possibile la gestione della assistenza a domicilio in autonomia.

 

Confidando nella Vostra attenzione e in attesa di un Vostro riscontro, porgiamo

Cordiali saluti

Monica Franchini

Stefano Lucchi