I CANILI COMUNALI NON VANNO CHIUS
UNIONE SINDACALE ITALIANA USI fondata nel 1912
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DOCUMENTO DELL’USI SUI CANILI COMUNALI
RIPRENDIAMO LA LOTTA – ROMA RESISTE E I CANILI COMUNALI NON VANNO CHIUSI
A distanza di ALCUNI MESI dal Big Bang che ha disintegrato la Giunta Marino (30 ottobre 2015) CI TROVIAMO IN UNA SITUAZIONE … QUELLA DEI CANILI COMUNALI … COMPLETAMENTE ABBANDONATA DA UN DIPARTIMENTO AMBIENTE PIU’ VOLTE INFILTRATO DA DIRIGENTI INCAPACI O COLLEGATI A MAFIA CAPITALE … O COME NEL CASO DELL’ULTIMO DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO INQUISITO PER ALTRI APPALTI… QUINDI CI TROVIAMO COSTRETTI A FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE RICOSTRUENDO ED UNIFICANDO DOCUMENTI APPARSI SU ALCUNI POST DI FACEBOOK CON ALTRO MATERIALE E NOTE SUL PERCORSO FATTO DALLA CONFEDERAZIONE USI – UNIONE SINDACALE ITALIANA E DALLA SUA RSA INTERNA AL CANILE DI MURATELLA, gestito dall’ASSOC. AVCPP ONLUS (ALTRA RSA USI ERA COSTITUITA NEL CANILE EX CINODROMO PRESSO L’ASSOCIAZIONE IMPRONTA ONLUS).
I Canili comunali hanno circa una ventina di anni e solo nel 2004 sono stati regolarizzati i CONTRATTI DI LAVORO del personale che nel caso degli operatori dell’AVCPP sono quelli previsti dal CCNL COOPERATIVE SOCIALI e per un accordo con il comune di Roma per tutte le attività in maggioranza delegate al CANILE DI MURATELLA (dalle adozioni al resto) furono previsti complessivamente circa 105 lavoratori e vennero stabiliti precisi accordi per le mansioni, i carichi di lavoro e le attività svolte …
A livello sindacale ricordiamo che nell’AVCPP (che gestiva all’inizio sia il Canile di Muratella, sia quello del Poverello sull’Ostiense, che quello presso il Bioparco, detto Valle dei Cuccioli) si costruirono tre RSA una USI (con una trentina di iscritti) una CGIL e una CISL, mentre in quello gestito dall’Impronta all’ex Cinodromo c’era solo l’RSA USI.
Le trattative per anni si sono svolte senza problemi sia con le due Associazioni che con i vari Assessori che nel corso di questi ultimi dieci anni si sono succeduti nella gestione politica del Dipartimento Ambiente. Anche in quelle poche occasioni dove in Assessorato si è discusso anche per la predisposizione di BANDI EUROPEI che portassero a soluzione il prolungarsi degli affidamenti, che si erano succeduti nel corso di tutti questi anni, con proposte unitarie portate avanti dalle tre RSA e dai tre sindacati in maniera congiunta.
Pur se è sempre esistito, nel corso di tutti questi anni, il problema della gestione di canili/gattili privati che non davano alcuna garanzia sia agli animali che al personale utilizzato, oltretutto senza nessun controllo neanche dal punto di vista delle adozioni (perché quelli privati hanno sempre ricevuto un compenso giornaliero per cane/gatto ospitato .. e quindi erano interessati ad averne il maggior numero possibile!) … Ricordiamo qui la questione, risolta poi con la sua chiusura, del canile CASA LUCA dove i cani venivano utilizzati anche per le scommesse clandestine o dove nelle aree utilizzate per il benessere degli animali c’era una grande presenza di amianto!..
Ma torniamo ai giorni nostri, alle situazioni che si sono verificate negli ultimi due anni; dove purtroppo l’Ufficio benessere degli animali veniva sempre più gestito in maniera non adeguata ai suoi compiti tanto da ricevere il soprannome da parte degli animalisti di ufficio “malessere” degli animali.
Alcune date per meglio comprendere:
– 9 ottobre 2013, sequestro del canile Parrelli: LAV, AVCPP e ALFA si offrono immediatamente per occuparsi delle adozioni a titolo gratuito e svuotare il canile. Il Comune di Roma (Assessorato, Dipartimento, Ufficio “Malessere” degli Animali) si oppone in tutte le maniere. Le associazioni riusciranno ad entrare in canile solo il 20 gennaio 2014, autorizzate dalla Magistratura romana. Il 24 marzo 2015 l’ultimo cane Zagor (dei 500 cani e gatti trovati all’interno) esce finalmente dalla struttura e il Parrelli rimane vuoto. A tutt’oggi – nonostante 4 istanze – il Comune di Roma NON ha ancora revocato l’autorizzazione sanitaria della struttura
– 18 dicembre 2013, chiude il centro LIPU di Villa Borghese: il Comune di Roma smette di sostenerlo. A tutt’oggi la gara indetta nel 2014 non è andata a buon fine e il centro LIPU va avanti integralmente a spese dell’associazione
– marzo 2014: invece di preoccuparsi di riaprire i canili comunali chiusi dalla ASL RMC agli ingressi di nuovi cani (rifugio Vitinia ex Poverello chiuso a marzo 2012 e rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo chiuso a novembre 2012), l’Ufficio “Malessere” degli Animali del Comune di Roma continua ad ordinare il trasferimento dei cani nei canili privati convenzionati … che non davano (E NON DANNO TUTT’OGGI) alcuna garanzia.
– aprile 2014: l’Ufficio “Malessere” degli Animali del Comune di Roma inizia ad autorizzare l’ass. Cucciolissimi a portare via i cani del rifugio comunale Vitinia ex Poverello, gestito da AVCPP (una associazione che, pur con alcuni limiti e varie difficoltà organizzative, garantisce al Comune di Roma il punto di pareggio dei cani presenti nei canili comunali, facendo uscire dalla struttura adottati tanti cani quanti ne entrano ogni anno) forse per accelerare in questo modo lo svuotamento dell’unico parco canile di Roma e portarlo rapidamente alla chiusura? A tutt’oggi, come vedremo in seguito, non si registra alcuna attività da parte del Comune di Roma per la sua riapertura … nonostante esistano tutte le possibilità per regolarizzarlo e metterlo a norma con minimi costi … ma forse ci sono interessi ben superiori!!
– 14 aprile 2014: AVCPP è diffidata dal continuare a curare i cani del rifugio comunale Ponte Marconi a sue spese. Dopo che per anni, compresi i veterinari interni, AVCPP ha spese centinaia di migliaia di euro per la cura delle migliaia di cani che sono stati ospitati nella struttura, il Comune di Roma decide di subentrare con un suo direttore sanitario. Con lettere e post fotografici su Facebook, AVCPP documenta giorno per giorno il degrado delle condizioni fisiche degli animali, continuando ad offrirsi di curarli a spese dell’associazione. AVCPP continua ad essere diffidata dal prendere qualsiasi iniziativa. Diversi cani muoiono.
– 22 maggio 2014: con la delibera di Giunta n. 148, subito ribattezzata “ammazzacanili”, la Giunta Marino decide la chiusura di una oasi felina su 2 (Villa Flora) e 2 canili comunali su 4 (Valle dei Cuccioli e Vitinia ex Poverello) ed il ridimensionamento a 250 cani di Muratella: la decisione arriva a seguito del lavoro di una commissione indebitamente costituita dal capo dipartimento Gaetano Altamura ed il direttore di area Bruno Cignini (il primo arrestato a seguito dello scandalo Mafia Capitale ed il secondo segnalato dal Prefetto Gabrielli tra i 17 comunali collusi con Mafia Capitale) … tanto per ricordare come nel Dipartimento AMBIENTE ci siano vari interessi preponderanti rispetto a quelli pubblici dai canili al verde (RICORDIAMO LO SCONTRO DELL’USI DAL 2014 SUL BANDO DEL VERDE, PER LE PULIZIE DELLE SCUOLE, VINTO DA UNA ATI DI VIVAISTI - MOLTO CHIACCHERATA PER PARENTELE CON I DIRIGENTI DEL DIPARTIMENTO - CHE AVEVA PORTATO A 48 LICENZIAMENTI E RICORSI VINTI POI CON LA RIASSUNZIONE DEI LAVORATORI ALLA MULTISERVIZI)
– 17 giugno 2014: l’Assemblea Capitolina, all’unanimità, approva la mozione n. 99 che sospende gli effetti della delibera “ammazzacanili” del 22 maggio. A tutt’oggi – nonostante la mozione – la delibera è operativa e non è stata sospesa: la Giunta Marino non ha inteso ascoltare le indicazioni del Consiglio Comunale
– 1 luglio 2014: il Comune di Roma pubblica le graduatorie dei canili privati del Lazio convenzionati con il Comune di Roma: presenti 3 strutture (2 a Viterbo ed una a Soriano del Cimino) assai chiacchierate…
– luglio 2014: il Comune di Roma e la ASL RMD decidono la chiusura agli ingressi di nuovi cani del canile Muratella, l’unico canile di ingresso per tutto il territorio romano. Al 1 agosto, 120 cani rimangono sul territorio senza assistenza, cani smarriti non sono più stati ritrovati dalle loro famiglie, 3 cani abbandonati dentro Muratella non vengono immatricolati, nè vaccinati, nè curati: AVCPP li chiama Ignoto 1-2-3 e li fa adottare tutti e 3. Una donna viene aggredita nel parco della Marcigliana da un gruppo di cani randagi
– 12 agosto 2014, l’Ufficio “Malessere” degli Animali si presenta davanti ai cancelli del piccolo rifugio Simpa di Bassano Romano con 3 furgoni per prelevare gli 8 cani presenti, convenzionati con il Comune di Roma per una spesa di 912 euro al mese (la convenzione più bassa tra quelle del Dipartimento Ambiente): sotto la minaccia di vederseli portar via e vederli rinchiusi in canili privati convenzionati che costerebbero al Comune di Roma 1000 euro al mese, i volontari si intestano i microchip. Con questa “abile” mossa, il Comune di Roma risparmia 900 euro al mese ed abbandona una piccola associazione
– agosto 2014, anche ad un’altra importante associazione romana che gestisce circa 60 cani del Comune di Roma viene tagliata la convenzione. La motivazione adottata dal Dipartimento Ambiente è che il loro rifugio non è ancora a norma … ma dei tanti canili privati convenzionati e “amici” del Dipartimento come USI non siamo mai riusciti a sapere dati precisi neanche dall’Assessorato della Marino.
– 12 novembre 2014: il Comune di Roma chiude la Valle dei Cuccioli. A nulla valgono le motivazioni ed il cambio di utilizzo – centro di educazione cinofila a disposizione gratuitamente dei cittadini romani per la rieducazione di problemi comportamentali dei loro cani – proposto da AVCPP
– 4 dicembre 2014: scoppia lo scandalo Mafia Capitale. La gara per la gestione dei canili comunali di Roma – scritta dal capo dipartimento Gaetano Altamura, agli arresti da giugno 2015 – risulta inquinata per la presenza di Cooperativa 29 Giugno ammessa senza averne i requisiti. AVCPP presenta un esposto all’ANAC che apre un procedimento.
Mobilitazioni da parte dell’USI e diffida il 4 dicembre … Assemblea sindacale l’11 dicembre alla Terza Università di denuncia del sistema di Mafia Capitale e dell’uso di Bandi che potremmo definire “clientelari”
– 7 marzo 2015: nonostante la presentazione di oltre 10.000 firme della delibera di iniziativa popolare promossa da LAV-ENPA-AVCPP-ANIMALISTI ITALIANI-OIPA contro le botticelle, il Comune di Roma si accinge ad aprire le nuove stalle per le botticelle costruite a Villa Borghese: 1.400.000 euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini.
Le indagini della Procura della Repubblica e problemi normativi sospendono l’apertura delle nuove stalle. A tutt’oggi la mega scuderia è vuota, la collina del Pincio sventrata ed i 100 cavalli delle Botticelle continuano ad essere sfruttati su strada
– 27 marzo 2015: la Giunta Marino propone il Bilancio 2015 e l’Assemblea Capitolina lo approva: il budget per gli animali viene tagliato del 28% risultando insufficiente per le esigenze degli animali della città. Totale disinteresse per le denunce degli animalisti da parte della Giunta.
RICORDIAMO LA LEGGE 281 E LA CIRC. N. 5/2005, LA LEGGE REGIONALE CHE PREVEDE DEGLI OBBLIGHI SANITARIE E POI IL REGOLAMENTO COMUNALE in vigore … IN OGNI CASO E’ IL COMUNE CHE DEVE MANTENERE APERTO E GESTIRE IL SERVIZIO DEI CANILI … (Da tempo PRESSIONI/PRESIDI USI anche in Consiglio perché non ci siano tagli).
– 1 aprile 2015: l’Assessorato all’Ambiente annuncia il Nuovo Regolamento degli Animali nonostante le proteste di AVCPP-LAV-ENPA-ANIMALISTI ITALIANI-AVA-OIPA per le modifiche peggiorative introdotte. Allo stato, il nuovo testo non risulta essere stato approvato in Giunta e non è stato presentato in Assemblea Capitolina per l’approvazione
– 5 agosto 2015: cittadini acquistano un terreno privato su cui sorge una parte del rifugio comunale Vitinia ex Poverello e lo donano al Comune di Roma per completare le procedure che – a detta del Comune stesso in note ufficiali – dovrebbero portare alla riapertura del rifugio: a tutt’oggi il Comune di Roma non ha dato seguito alla offerta di donazione ricevuta. Non si registra alcuna attività da parte del Comune di Roma per la riapertura del rifugio …. A dimostrazione dello scarso interesse del DIPARTIMENTO e dei suoi dirigenti nei confronti degli animali …
– 13 agosto 2015: pubblicata la terza gara della Giunta Marino per la gestione dei canili comunali di Roma (la quarta dal 2008, la settima dal 1997). Gli importi risultano incongrui e mettono a rischio il 90% del personale specializzato presente in canile. AVCPP inizia una campagna in cui si chiede che la gara venga sospesa in auto-tutela. Lo stesso chiede l’USI ricordando che è lo stesso bando di quello inquisito e sospeso per infiltrazione mafiosa ma si ricevono solo assicurazioni che il personale non avrebbe rischiato il proprio posto di lavoro nonostante quella clausola ambigua di salvaguardia imposta nei bandi precedenti dal Direttore Altamura … una clausola di salvaguardi che non era voluta dalle varie bande come risulta nei verbali delle intercettazioni di MAFIA CAPITALE.
- 17 agosto convocazione in Assessorato delle tre RSA per confrontarsi sull’appalto.
- 20 agosto speaker’s corner dei lavoratori in Assessorato.
- 2 settembre esposto diffida dell’USI per chiedere la sospensiva del Bando
– 23 settembre 2015: nonostante le proteste e la campagna social scatenata da vip e protagonisti della cultura e del mondo dello spettacolo romano, il Comune di Roma porta a termine le procedure di gara. Ed una commissione di dirigente del Dipartimento fa la valutazione delle proposte dalle varie aziende partecipanti dando a tutto il massimo (abitudine che risulta anche evidenziata in altri bandi … dove la qualità offerta non conta niente e vale solo il discorso economico!!). Risulta così vincitore di tutti e 3 i lotti/canile un imprenditore barese del randagismo, MAPIA srl, proprietario di un mega canile da 1200 posti a Bari (contra legem, visto che la normativa pugliese consente canili di max 200 posti), una multiservizi che si occupa anche di pulizie, disinfestazione-derattizzazioni e manutenzione del verde, nonchè gestore degli stabulari per animali da laboratorio dell’Università di Bari (ditta già contestata dalla LAV per come teneva i suoi cani!)
L’USI in tale situazione (che il sindacato aveva già contestato) chiede l’applicazione immediata dell’art. 37 del CCNL COOPERATIVE SOCIALI per il cambio di gestione e di appalto e l’apertura di un tavolo di confronto complessivo (come era stato precedentemente promesso dai consulenti dell’assessora Marino) su tutta la questione anche per la determinazione di un costo congruo al funzionamento dei canili (anche per quanto riguarda il rispetto dei contratti individuali degli operatori e quindi del costo complessivo del lavoro) a cui Assessorato e successivamente il DIPARTIMENTO interessato della questione non danno alcuna risposta … forse perché troppo presi da altre questioni politiche o la prosecuzione delle inchieste su Mafia Capitale.
– 25 settembre 2015: il quotidiano La Repubblica con Rory Cappelli pubblica le sconcertanti immagini – girate di nascoste – del mega canile di Bari di proprietà dell’imprenditore barese del randagismo MAPIA srl
- 7 ottobre richiesto dall’USI un “INCONTRO” in Prefettura su scolarizzazione Rom e Canili
- 20 ottobre attivazione USI procedure previste dalla L. 223 che poi porteranno alla CIG
– 1 novembre 2015, il Comune di Roma conferma l’aggiudicazione del rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo all’imprenditore del randagismo barese MAPIA srl che lo ha scelto tra i 3 lotti. Le associazioni presenti nel rifugio denunciano la mancata applicazione della clausola di salvaguardia prevista dalla gara e presidiano il canile …
– 1 novembre 2015, il Comune di Roma ordina il trasferimento di cani del canile Muratella al rifugio comunale Ponte Marconi, un canile che viene pubblicizzato come messo a norma ma che rispetto al novembre 2012, quando venne chiuso dalla ASL, ad oggi NON ha medicheria o ambulatorio per gli animali, degenza per i cani, spogliatoi per gli operatori divisi tra uomini e donne, bagni a norma etc.
– 1 novembre 2015, come conseguenza della gara e del taglio del budget 2015 per gli animali, gli operatori dei canili comunali Muratella e Vitinia entrano in CIGS (firmata da tutte e tre le OO.SS.: USI CGIL e CISL) con una decurtazione del loro salario del 24% e conseguente taglio delle ore lavorate. Disagi per gli animali e per i cittadini diventano la conseguenza naturale di questa grave situazione e del disinteresse del Dipartimento e dei suoi dirigenti
– 3 novembre 2015: viene desecretata la relazione della commissione prefettizia voluta dal Prefetto Gabrielli: evidenziate le denunce di AVCPP, le anomalie gestionali a vantaggio del sodalizio Buzzi-Carminati operate dal Dipartimento Ambiente ( Giovanna Vitale di La Repubblica ) che corrispondono alle tante denunce USI.
– 10 novembre 2015, il Comune di Roma ordina ad AVCPP di ritirare tutti gli operatori presenti nel rifugio Ponte Marconi (rispetto ai quali l’imprenditore MAPIA non ha esercitato la clausola di salvaguardia prevista dalla gara). Il risultato è che i cani non possono essere più adottati nè rieducati. Terminate le scorte di cibo garantite da AVCPP, gli animali rimangono senza pappa. Il primo acquisto di alimenti viene garantito dall’altra associazione presente in canile, L’Impronta, che continua ad accudire gli animali quotidianamente, insieme ai volontari AVCPP e L’Impronta.
– 10 novembre 2015: all’interno del canile Muratella vengono chiuse le stanze degenza dove gli animali con maggiori difficoltà venivano ospitati. Tutti gli animali hanno a disposizione solo le gabbie del canile
– 11 novembre 2015: il quotidiano La Repubblica pubblica una inchiesta di Margherita d’Amico sulla tenuta agricola di Castel di Guido sotto la gestione del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma : animali maltrattati, ambiente abusato. Giusto accanto al recinto dove oggi più di cinquanta vitelli nuotano nello sterco, l’ex Sindaco Francesco Rutelli aveva promesso al grande Alberto Sordi il pensionato per i cavalli delle botticelle e i 120.000 alberi messi a dimora con l’attuazione della legge 113/1992 sempre proposta da Francesco Rutelli, che obbligava i Comuni a piantare un albero per ogni neonato residente, sono stati lasciati all’incuria e al rischio incendi
La situazione di “incuria” del Dipartimento Ambiente continua a produrre danni ad operatori ed animali custoditi, trova interesse in Parlamento (vedi ultimo Miccoli del Pd) ma non negli uffici preposti dal Comune di ROMA CAPITALE, tanto che continuano le pressioni dell’USI, che ne fa uno dei punti centrali nell’Assemblea presidio del 4 dicembre 2015, dove nell’incontro ottenuto con i sub commissari viene richiesto un incontro particolare sul tema dei canili
Nel frattempo sono state attivate da parte dell’USI e successivamente da parte delle altre OO.SS. le procedure in merito alla nuova richiesta di integrazione … vista la scadenza della precedente al 31/12/2015
Lunedì 28 dicembre nell'incontro con il subcommissario De Milato responsabile del settore ambientale abbiamo avuto la conferma di quanto come Usi spieghiamo da alcuni mesi ...e per cui ci stiamo mobilitando (vedi l’ultimo presidio in Campidoglio del 4 dicembre) ...purtroppo poco ascoltati dai lavoratori.. Il Commissariamento di Roma serve per tagliare servizi, ridurre i costi, licenziare i lavoratori...privatizzare tutto quello che è possibile ... Anche i poteri affidati alla gestione commissariale ci sembra superino quelli tipici dei commissari straordinari ...Infatti ci hanno comunicato che è necessaria una consistente riduzione dei costi dei canili per poterli mantenere in funzione ...(ma siamo già al 30% in meno sul salario degli operatori!) ...o i canili comunali vengono chiusi... affidando gli animali ai canili privati convenzionati in attesa di un bando europeo...(forse per la prossima estate) ...senza quindi vere garanzie per i lavoratori... (che ricordiamo se licenziati perderebbero ogni possibilità di ottenere future clausole di salvaguardia)... poi (e questa è una vera stranezza) ci hanno chiesto di chiedere “noi sindacati” un tavolo dal prefetto Gabrielli ... (cosa che come USI abbiamo già fatto in serata!)
Al quale, ricordiamo, come Usi avevamo già sottoposto tutti questi problemi alcuni mesi fa...senza ricevere risposta … forse in attesa di un cambio di guardia a Roma ..
Ora che le guardie ce l'abbiamo ...vediamo come queste non abbiano alcuna preparazione in merito alle leggi, alle norme anche europee sugli appalti e ai CCNL del settore.. oltre che nello specifico sulle attività dei canili ... Purtroppo ancora una volta sono i dirigenti (molti dei quali inquisiti) che dettano la linea politica a questa città e ai servizi che deve offrire (vedi anche i tagli alla scolarizzazione Rom .. ecc.).
Nessuno si pone il problema di capire veramente quello che serve … se non con parole come legalità e solidarietà (di cui si vestiva anche il blocco politico/dirigenziale intorno a Buzzi e Carminati … RICORDIAMO LE PAROLE DI ALTAMURA IN MERITO ALLA LIBERTA’ DI IMPRESA CHE DOVEVA LIMITARE LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA E GLI STESSI CCNL)… E quindi siamo molto preoccupati per quello che potrà succedere ai canili e ai lavoratori ... Per questo una assemblea immediata al canile di Muratella …. per decidere le prossime iniziative di mobilitazione...
Ma è ora che tutti si preparino alla lotta ...perché se questo progetto passa ai canili si allargherà ad altri settori ..
vedi la Cultura da Zetema alle Biblioteche, o alla scuola dai servizi esternalizzati ai nidi ..
Ora Roma deve prepararsi ad una nuova resistenza, contro il neoliberismo renziano, coperto dai vari funzionari ...
Forza … l' Usi chiama tutti/e alla lotta ... La Segreteria romana intercategoriale
Fotinprop.29/12/15