Condannati! Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis de Cartier de Marchienne,
comunicato della rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
- I padroni miliardari, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis de Cartier de Marchienne, sono stati condannati per disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro.
Questa sentenza è comunque una vittoria dei lavoratori.
La Rete per la sicurezza sul lavoro è stata sempre a fianco delle famiglie, degli operai, delle associazioni dal 10dicembre 2010, quando ha indetto una manifestazione nazionale davanti al Tribunale, unendosi ai comitati e associazioni italiane, francesi e svizzere presenti in massa e costituitesi parte civile al processo. Delle udienze la Rete è stata l'unica realtà che ha dato una puntuale informazione e che, per il giorno della sentenza, è stata raccolta in un opuscolo che mette a disposizione di tutti coloro che vogliono tenere alta l'attenzione su questa strage, per non perdere la memoria storica e la denuncia politica contro tutto questo sistema che mette il profitto al primo posto.
Questa sentenza ha reso per un momento felici nella commozione gli operai superstiti, le loro famiglie e le popolazioni che hanno lavorato e vivono ancora nei territori delle fabbriche della morte, e con loro anche centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il mondo che sono stati, o che ancora lo sono, esposti alle fibre d'amianto e da tutti coloro che si battono contro le morti sul lavoro e contro la nocività del Capitale.
Ora da questa sentenza ripartiano in tutta italia ben consapevoli che questa non è ancora la nostra giustizia i padroni ad essa sanno sfuggire sempre, questo sistema li protegge sempre perchè è il loro sistema, l'unica giustizia è quella proletaria, frutto della rivoluzione proletaria che spazzi via il capitalismo e costruisca una società senza sfruttamento e senza morti sul lavoro.
Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro richiedi l''opuscolo sul processo di Torino a
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