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SAN GIORGIO DI NOGARO. USI - SCIOPERO

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Sciopero alla vetreria: momenti di tensione con Digos e carabinieri

USI - SCIOPERO

Via al presidio di 24 ore delle maestranze.

Il sindacato: manca sicurezza.

La solidarietà del sindaco

05 Febbraio, 2018

SAN GIORGIO DI NOGARO.

Momenti di tensione, ieri mattina, tra le maestranze della Vetreria Sisecam (ex Sangalli) di San Giorgio di Nogaro per l’arrivo delle forze dell’ordine, Digos e Carabinieri, durante lo sciopero indetto dall’Unione sindacale italiana per il mancato corrispettivo dei premi di produzione e per “le carenze nell’applicazione delle norme sulla sicurezza”.

Stop all’attività produttiva e all’ingresso dei mezzi pesanti nello stabilimento dell’Aussa Corno.



La presenza delle forte dell’ordine durante la manifestazione ha lasciato perplessi i lavoratori che non ritenevano necessario un simile dispiegamento (sei mezzi e diversi uomini) «per una protesta pacifica per i propri diritti». E c’è chi ha collegato il fatto alla visita in Italia del presidente Erdogan (Sisecam è un gruppo turco).

Il presidio dei 150 lavoratori, iniziato alle 22 di domenica, si concluderà oggi alle 6, dopo che nella giornata di ieri la direzione Sisecam è stato a lungo a colloquio con il segretario nazionale Usi Renato Grego, per sbloccare la situazione.

Nulla è stato raggiunto: ci si rivedrà il 10 febbraio per un ulteriore confronto.

Si stanno valutando ulteriori azioni di protesta per i prossimi giorni.



A portare solidarietà ai lavoratori anche il sindaco Pietro Del Frate, che si è recato a parlare con le maestranze per capire le motivazioni dello sciopero.

L’Usi in un comunicato afferma che a seguito di molteplici e infruttuosi incontri con la direzione aziendale, «dopo aver indetto lo sciopero con stop a tutte le attività produttive, intende continuare un percorso di lotta in difesa dei diritti dei lavoratori in risposta al totale disinteresse da parte dell’azienda ai problemi inerenti la crescita sociale, personale ed economica dei lavoratori stessi.

La Sisecam Flat Glass Italy– si afferma– aveva promesso di erogare il premio di produttività 2017 entro gennaio 2018.

Ancora ad oggi la direzione non ha nemmeno comunicato i parametri di valutazione e calcolo di questo premio.

 

Ma vi è di più.

Ad ottobre, dopo varie segnalazioni da parte di questo sindacato inerenti le falle che ci sono in materia di sicurezza all’interno dello stabilimento, un lavoratore ha subito un infortunio.

A seguito di ciò L’Usi ha presentato un esposto alla Procura di Udine. Il sospetto è che la Sisecam in una sorta di ritorsione a seguito delle denunce, ha volutamente prolungato le trattative per la determinazione del premio di produttività».

Il Picchetto dei Lavoratori davanti alla portineria.