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Risposta segreteria USI - C. T. & S. a Operosa

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Spettabile L'OPEROSA S.C.a r.l. Via Don Minzoni 2
40057 CADRIANO di GRANAROLO DELL'EMILIA ( BO )

E pc. ( in quanto soggetto coinvolto come assoluto protagonista ) Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna
Policlinico S.Orsola-Malpighi ViaAlbertoni 15

40138 - Bologna Fax 051-6363500

Oggetto: Contestazione disciplinare . In nome del sottoscritto Lavoratore Lamberti Luca, Vostro dipendente L'OPEROSA S.C.a r.l. presso l'appalto S. Orsola-Malpighi di Bologna e Segretario Provinciale della Nostra O.S., siamo a scrivere in risposta alla Vostra lettera di Contestazione disciplinare nei confronti dello stesso lavoratore, datata 09/07/2010 e ricevuta in data 17/07/2010.

Il Lavoratore afferma categoricamente che quanto da Voi contestatogli nella lettera di cui sopra e, sempre secondo tale lettera , segnalatovi dalla Direzione Sanitaria del policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, non solo NON CORRISPONDE ASSOLUTAMENTE AL VERO, ma si ritiene assolutamente CALUNNIATORIO e LESIVO nei confronti dello stesso Lavoratore che, al rientro dalle ferie ( per coincidenza tale attacco nei suoi confronti corrisponde proprio esattamente con tale periodo programmato ) si riserverà di sottoporre ai nostri legali l'opportunità di presentare formale denuncia agli uffici competenti.

E commentando nel dettaglio sottolineiamo quanto segue:

1. Il sig. Lamberti non si è assolutamente introdotto nel padiglione 4 Ostetricia del Policlinico S.Orsola ( e a tale riguardo si chiede di visionare, e di conservarle per utilizzarle in sede legale, le registrazioni delle telecamere posizionate in tale accesso ) e non si è assolutamente MAI permesso di sottoporre ad alcuna persona in transito , ne degente, ne parente, ne alcun altro , alcun questionario di nessuna natura;

2.    In verità, quando la guardia del S.Orsola ( mandata su ordine di chi, dal momento che è arrivata in motorino e si è diretta dal sig. Lamberti? ) si è avvicinata al Lavoratore - che sedeva all'esterno del padiglione chiacchierando con una sua collega ( e iscritta dell'O.S. di cui egli è segretario provinciale ) Akter Selina e suo marito - chiedendogli di mostrargli l'autorizzazione per raccogliere firme, il sig. Lamberti, stupefatto da un'affermazione talmente assurda e priva di senso della realtà, le ha gentilmente spiegato che non stava avvenendo alcuna raccolta di firme e che egli era lì momentaneamente ( non c'è rimasto per più di una quindicina di minuti compreso il tempo che gli ha fatto perdere la guardia ) soltanto su richiesta della stessa collega dovendo essa ," e soltanto essa *' , firmare una lettera di giustificazioni ( inviata poi in serata all'azienda ) ad una contestazione disciplinare de L'Operosa nei suoi confronti, ricevuta il giorno precededente; tale atto è assolutamente un diritto dei soggetti in questione e non comporta alcuna violazione di alcuna legge italiana ne, si ritiene, di alcuna norma relativa a regolamenti interni sia aziendali de L'Operosa che del policlinico S. Orsola;

3.    Ciò che, dimostrando l'evidente superficialità e incompetenza riguardo a tali argomenti e alle conseguenti affermazioni da parte della stessa, la guardia ha evidentemente interpretato come un " questionario con logo aziendale " era in realtà appunto la lettera di contestazione disciplinare aziendale intestata alla Lavoratrice, sua collega e fuori servizio in quanto attualmente in stato interessante, con cui Lamberti parlava, lettera che lo stesso Lamberti ha, con assoluta correttezza, mostrato alla guardia insieme alla lettera di risposta;

4.    Dando per scontato che la guardia sappia leggere, si delineano solamente due possibilità e cioè o che la stessa non abbia ritenuto opportuno farlo o che, e ciò sarebbe ancora più grave ed imperdonabile, alla stessa fosse stato ordinato di attuare comunque tale falsa segnalazione da qualche superiore ( o della propria azienda o del " cliente " Policlinico S.Orsola-Malpighi ) proprio con lo scopo di poter creare le condizioni per intimidire o, chissà, eliminare definitivamente col licenziamento il sig. Lamberti il quale, nel suo ruolo di serio e integerrimo sindacalista , crea evidente imbarazzo ( o preoccupazione? ) con le proprie continue segnalazioni relativamente alle REALI violazioni perpetrate al Policlinico; un presidio di protesta riguardo proprio a tali argomenti era stato organizzato dallo stesso Lamberti ( sempre nella sua figura di rappresentante sindacale che se anche l'Operosa ha deciso, dopo avergliene per mesi riconosciuto i diritti, in un secondo tempo -inspiegabilmente o no? - di non concedergli più tale riconoscimento, resta sempre una figura sindacale come garantitogli dalla costituzione italiana ) con, come sempre e nel rispetto delle leggi a tale riguardo, la necessaria autorizzazione della Questura di Bologna, in data 28/07/2010 e cioè soltanto alcuni giorni prima di tale calunniosa accusa ( anche questa una coincidenza ? ) ; si sottolinea inoltre che, per la prima volta in più di dieci anni di presidi di protesta fuori dal S.Orsola, al presidio di quel giorno un'altra guardia fu mandata dalla Direzione dell'Ospedale per intimarci di togliere gli striscioni ( prontamente spostati ) e che proprio a quella guardia le stesse forze dell'ordine presenti hanno testimoniato il nostro diritto a manifestare concessoci dalla stessa Questura;

5.    Relativamente a quanto affermato dal Lavoratore nei punti di cui sopra egli dispone di testimoni che, in sede legale, potranno sicuramente confermare quanto da egli qui esposto ( non soltanto la Lavoratrice ed ¡1 marito di cui sopra , ma anche tutti i colleghi e le colleghe che al di fuori di quella quindicina di minuti hanno condiviso il restante tempo della pausa con lo stesso Lamberti, che quindi non si capisce proprio che senso avrebbe potuto avere una raccolta di firme di un paio di minuti ) ; e sempre in sede legale ci si aspetta che l'Azienda faccia intervenire gli " ipotetici " pazienti che Lamberti avrebbe disturbato, con ovviamente la documentazione della loro presenza come tali in quei minuti, e dei parenti di pazienti sempre in possesso di tale documentazione , e non soltanto di soggetti dipendenti delle Aziende che trarrebbero un giovamento dal licenziamento di Lamberti e che quindi, proprio in quanto subordinati, potrebbero essere " costretti " all'interesse aziendale;

6.    Per quel che riguarda l'uso della divisa aziendale fuori servizio si sottolinea che, anzitutto, il Lavoratore era in condizione di pausa lavorativa e che, come qualunque altro dipendente o responsabile de l'Operosa o di altre aziende operanti all'interno del Policlinico così come dello stesso personale ospedaliero, che per il proprio servizio utilizzi una divisa , è prassi assolutamente comune e normale che durante la pausa nessuno, fra coloro che restano all'interno dell'ospedale , dismetta la divisa per indossare gli abiti personali;

7.    Considerato che il fatto contestato non è assolutamente avvenuto, è quindi ovvio che nessuna autorizzazione sia stata richiesta ad alcuno;

8.    Si sottolinea inoltre che si ritiene profondamente offensivo e lesivo della propria dignità, sia di serio Lavoratore che di serio sindacalista, cittadino e uomo che l'Azienda o chiunque della Direzione Sanitaria o Generale del Policlinico si permetta di insinuare che Lamberti abbia mai, sia in quella occasione che in qualunque altra dei tredici anni che egli presta servizio al S.Orsola-Malpighi, " arrecato disturbo alle famiglie dei degenti ed ai pazienti stessi " , ribadendo invece l'alto senso civico dimostrato dallo stesso Lamberti ( e riconosciuto da numerosi soggetti fra cui diverse associazioni non sindacali ) che da numerosi anni, e malgrado i numerosi disagi che ciò gli è costato da parte delle Aziende detentrici dell'appalto multi servizi , si batte a tutela dei diritti di Lavoratori e utenti della struttura ospedaliera e quindi della stessa civiltà;

9.    Relativamente al passo della lettera di contestazione in oggetto in cui l'Azienda si permette di accusare il Lavoratore di " violazione delle più elementari regole della civile convivenza oltre che giuridiche e sindacali " si sottolinea invece che la scrivente O.S. ritiene che in realtà la violazione delle più elementari regole della civile convivenza oltre che giuridiche e sindacali sia la menzogna e ancor più se si dovesse rivelare asservita allo scopo di eliminare un soggetto scomodo agli interessi personali di terzi che nulla hanno a che vedere con l'interesse generale della società civile nel cui interesse invece essi dovrebbero operare.
Ritenendo che le giustificazioni sopra esposte siano assolutamente sufficienti a chiarire la Verità, se ciò è la reale intenzione aziendale, relativamente a quanto falsamente imputato al Lavoratore Lamberti, e ribadendo l'intenzione, al rientro dal suo periodo di ferie ( che il Lavoratore, ben consapevole del loro scopo sia igienico e sociale che del loro valore nel senso di recupero psicofisico non ha alcuna intenzione di lasciarsi rovinare da vergognose affermazioni ) di sottoporre quanto in oggetto ai nostri legali onde valutare l'opportunità di presentare formale denuncia agli uffici competenti, e restando in attesa delle decisioni aziendali, distinti saluti.

USI - C.T. & S.
Segreteria Commercio Turismo & Servizi
Luca Lamberti
E-mail: milanoifl ijsiait.it
Sito web: www.usiail.it