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PER I DIRITTI E LE LIBERTA’ DELLE DONNE

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Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Marzo 2024 11:53 Scritto da Sandro Lunedì 04 Marzo 2024 11:51

comunicato sindacale

alle lavoratrici e ai lavoratori

 

L’Unione Sindacale Italiana partecipa alla giornata di sciopero e mobilitazione internazionale dell’8 marzo 2024.

Lo sciopero internazionale per i diritti e le libertà delle donne è iniziato nel 2017, con un appello all’azione delle femministe argentine.

Il loro appello innovativo per uno sciopero mondiale ha creato un precedente che continua fino ad oggi.

Da quel momento in poi, l’8 marzo, le donne si sono potute vedere per le strade di paesi e città di tutto il mondo, manifestando in un vasto movimento che rivendica i diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione, la parità salariale e la lotta contro tutte le discriminazioni.

 

Sempre di più assistiamo, ad attacchi e alla messa in discussione dei diritti che le donne si sono conquistate nel corso degli anni. Ciò è evidente anche nel nostro Paese che è ancora ai primi posti nel mondo per la rilevanza maggiore del lavoro povero e precario, così come per l’invisibile sfruttamento del lavoro di cura, mai riconosciuto per il suo reale valore sociale oltre che economico e scaricato come sempre sulle donne.

 

PER I DIRITTI E LE LIBERTA’ DELLE DONNE

 

PER LA LIBERAZIONE DI TUTTE E TUTTI!

 

USI UNIONE SINDACALE ITALIANA

 

STRAGE DI STATO

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Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Marzo 2024 11:56 Scritto da Sandro Mercoledì 21 Febbraio 2024 08:58


 

FIRENZE: STRAGE DI STATO

Di fronte all’ennesima mattanza di lavoratori stiamo assistendo alla solita quaresima con la processione di ministri, deputati, sindacalisti di regime, amministratori e giornalisti che, indossato il saio penitenziale, sciorinano compunti la solita litania sull’inaccettabilità di quella che in realtà non è altro che una strage continua. Quella che colpisce chi esce di casa per guadagnarsi il pane e non vi fa ritorno.

Le leggi non bastano! Ci vuole più formazione! I controlli non ci sono!

Tra qualche giorno, passati i funerali, anche questi morti saranno gabbati.

Chiacchiere vergognose. Perché in questo caso dimostrano come lor signori parlino a vanvera. Infatti nel pluri-omicidio di Firenze, se tutte le norme di prevenzione infortuni fossero state rispettate; se i lavoratori, più o meno regolari, avessero ricevuto una formazione adeguata, quei lavoratori sarebbero morti lo stesso. A Firenze c’è stato un cedimento strutturale che può essere stato causato solo da una di queste tre situazioni: sono stati sbagliati i calcoli – i materiali e/o le relative quantità non rispettavano gli standard dovuti – si è intervenuti sulle strutture prime che le stesse fossero consolidate.

In tutti e tre i casi, al di là dell’individuazione dei responsabili, la causa va ricercata – come sempre, del resto – nella ricerca del profitto di qualcuno spuntato sulla vita dei lavoratori.

È questa la vera causa di questa strage continua. Perché in questo paese la tutela del profitto viene sempre e comunque anteposta a tutto, anche alla vita delle persone.

Per chiarire questo fatto basta vedere il diverso trattamento che c’è tra l’omicidio stradale e l’omicidio sul lavoro. Evidentemente fumo ed alcool sono un’aggravante, mentre il profitto è di fatto assunto come un’attenuante tale da assicurare all’assassino di non vedere mai le mura di un carcere.

Controlli?

Gli ispettori delle ASL e dell’Ispettorato del Lavoro oggi sono molto meno della metà di quelli – già assolutamente insufficienti - che c’erano quindici anni fa.

Subappalti?

Con l’ultimo codice degli appalti hanno scavato il fondo del barile assicurando una saporita mangiatoia in cui grufolano imprese grandi e piccole, amministratori e caporali spolpando gli ultimi, quelli che le opere le realizzano.

Formazione?

Basterebbe sentire i lavoratori per sapere in cosa consistono e come vengono ottenuti gli attestati che gonfiano le tasche dei “corsifici” e del sottobosco che si nasconde all’ombra della formazione.

No. Non c’è nessuna fatalità dietro l’omicidio di un lavoratore ogni otto ore (festivi compresi). C’è una precisa logica ed un chiaro disegno che considera un danno collaterale indispensabile sacrificare la vita delle persone sull’altare del profitto.

E’ una scelta di sistema che ha visto collusi e complici tutti gli attori politici, economici e amministrativi che da decenni su succedono al governo del paese e che sono corresponsabili di questa strage di stato.

U.S.I. C.T.&S.

Unione Sindacale Italiana – Commercio, Turismo e Servizi

U.S.I. C.T.&S.

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Unione Sindacale Italiana – Commercio, Turismo e Servizi

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W la giornata dell'8 marzo,

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Febbraio 2024 11:26 Scritto da Sandro Mercoledì 14 Febbraio 2024 11:21

Per collegarsi all'assemblea telematica:

https://meet.google.com/tah-agxc-hnp

FATE GIRARE
W la giornata dell'8 marzo,

Chiamiamo ad esserci le operaie, le lavoratrici in lotta o che vogliono lottare, che stanno subendo pesanti attacchi al posto di lavoro, al salario, insieme a discriminazioni, pressioni e molestie, offese sessuali, maschiliste, a prendere loro in mano lo sciopero delle donne, l'importante giornata dell'8 marzo, perchè diciamo chiaro che a fronte di una vita di oppressione, di pena continua, di attacchi ai nostri diritti, di violenze sessuali, femminicidi, niente di meno di una rivoluzione contro questo marcio sistema capitalista

Chiamiamo ad esserci le donne combattive, le ragazze ribelli, le compagne rivoluzionarie che odiano questo Stato, il governo: Il fascismo di cui è impregnato ora nel nostro paese il governo Meloni produce un moderno patriarcalismo, maschilismo, che non può essere combattuto dalle "anime belle" dell'opposizione parlamentare, ma dalla furia delle "donne pericolose".

Chiamiamo ad esserci le donne, ragazze palestinesi che portano nelle manifestazioni nel nostro paese la loro forte, indomabile resistenza espressione di tutto un popolo, per fare insieme uno 8 marzo speciale, per lottare unite contro lo stato di Israele, il governo italiano imperialista complice, perchè dobbiamo rovesciare questo mondo di morti viventi, guerrafondai bavosi di sangue di donne, bambini, perchè dobbiamo costruire un nuovo mondo e le donne portano una marcia in più in questa lotta.

Chiamiamo, per tanto altro ancora...

MFPR

   

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