Comunicati Roma
LA MOBILITAZIONE E LA LOTTA
LA MOBILITAZIONE
ALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA 3,
FERMA UNA RISTRUTTURAZIONE
CON RICADUTA A
OCCUPAZIONE E SALARIO.
Le preoccupazioni dei lavoratori che da vent’anni sono impiegati negli appalti esterni dell’Ateneo di Roma 3, rispetto ad eventuali esuberi, tagli orari e taglio del salario accessorio (14esima e buoni pasto) ci hanno portato alla proclamazione dello stato d’agitazione del 9 aprile scorso, da parte di USI con un’importante e partecipata mobilitazione, martedì 20 aprile sotto il Rettorato dell’Università.
La mobilitazione dei lavoratori promossa da CGIL e dall’USI (assenti non giustificati invece CISL e UIL), ha visto una partecipazione quasi totale dei lavoratori impiegati nell’appalto delle portinerie e servizi ausiliari e di quelli impiegati nella manutenzione, con la partecipazione anche di un gruppo dei lavoratori delle pulizie.
Questa mobilitazione ha prodotto un incontro con l’Ateneo (svoltosi poi in presenza il 29 aprile 2021 con il Direttore Generale e altri dirigenti), nel quale il Direttore Amministrativo si è impegnato a garantire i lavoratori e le lavoratrici impiegati nell’appalto delle Portinerie e servizi ausiliari, circa la continuità occupazionale e il mantenimento del salario accessorio, anche a fronte della “ristrutturazione” dei servizi in appalto, voluta dall’Università.
A seguito di quest’importante impegno dell’Università di Roma 3, come Rsa USI abbiamo deciso la sospensione dello stato d’agitazione, anche con successivo incontro con Coopservice del 4 maggio 2021 (con HR Manager, in videoconferenza), con chiusura della procedura prevista dalla legge 146/90, della obbligatoria procedura di “raffreddamento del conflitto”. Manterremo comunque alta l’attenzione e vigileremo sugli impegni presi da parte dell’Ateneo di Roma 3.
LA LOTTA PAGA!
100% DIRITTI E DIGNITA’, 100% dei SALARI
100% SALUTE E SICUREZZA
Roma 25/05/2021
RSA USI Coopservice scpa aderente a Usi
appalto portinerie e servizi ausiliari Roma 3
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FARMACAP: UN FALLIMENTO POLITICO E GESTIONALE!
FARMACAP: UN FALLIMENTO POLITICO E GESTIONALE!
SERVE RIFINANZIARE SUBITO L’AZIENDA SPECIALE.
Il 5 maggio 2021, è stata una giornata di sciopero per le lavoratrici ed i lavoratori Farmacap (sciopero indetto dalla FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS–UIL, USI Unione Sindacale Italiana), in concomitanza ad una seconda seduta straordinaria, a tema, dell’Assemblea Capitolina (che si è rivelata ricca di colpi di scena) e accompagnata da una partecipata manifestazione in Piazza del Campidoglio. Una giornata di lotta ulteriore resasi necessaria,
sia per chiedere la “bocciatura” del Piano Economico - Finanziario presentato dal Commissario, contenente le due opzioni, della privatizzazione e della liquidazione, sia per le condizioni drammatiche, economiche e organizzative, in cui versa l’Azienda (che proprio nella giornata odierna,7 maggio, ha subìto il blocco delle forniture alle farmacie da parte di uno dei grossisti), che mettono a rischio stipendi, occupazione ed evidentemente, servizi alla cittadinanza. Abbiamo denunciato da anni la possibilità di questo grave esito, ma la Sindaca Raggi e l’Assessore al Bilancio e alle aziende partecipate Lemmetti, “irresponsabilmente”, non sono intervenuti, né rimuovendo vertici inadeguati, né con interventi di risanamento dell’Azienda Speciale, malgrado la presenza di numerosi pronunciamenti formali e indicazioni dell’Assemblea Capitolina. Ci sono quindi responsabilità politiche e gestionali da parte di questa Amministrazione. Lo diciamo senza fronzoli: le dimissioni annunciate durante l’Assemblea Capitolina, dal Commissario e dal Direttore Generale “ad interim” (in carica da oltre 2 anni), sono un ATTO DOVUTO, dopo aver “condotto” l’Azienda a questo disastro e apprezziamo il nuovo ordine del giorno, approvato in Aula consiliare, che respinge il P.E.F. aziendale 2021-2023, realizzato dall’attuale Commissario Straordinario, ma attraverso una consulenza “aggiuntiva” di 32.000 € (in media, 550 euro a pagina, su 56 pagine di relazione!). Rimane l’ulteriore minaccia “di portare i libri in tribunale” da parte del Presidente del Collegio dei Revisori, di cui vorremmo capire meglio il ruolo svolto dal 2015 ad oggi, attraverso due amministrazioni, con l’interrogativo del perché anch’egli non sia stato sostituito, sebbene lo abbia formalmente richiesto, a fine mandato. L’Assessore Lemmetti nega che sia possibile rifinanziare l’Azienda Speciale, a causa degli impedimenti normativi
previsti dalla Legge 147/2013, con un’interpretazione discutibile della stessa norma (che tra l’altro, NON avrebbe necessità di alcuna applicazione, in assenza di approvazione dei Bilanci dal 2013 in poi; poiché a Farmacap non si applica il comma 555 dell’art. 1 della Legge 147/2013, in quanto svolge un servizio pubblico locale e offre beni e servizi direttamente alla cittadinanza, come già esposto in modo approfondito nel ricorso al Tar, depositato da lavoratrici e lavoratori Farmacap nel 2015), aggiungendo che ci sarebbero fondi stanziati per l’acquisizione degli immobili Farmacap da parte di Roma Capitale, come altri fondi per le Partecipate, utilizzabili solo in un’ipotesi di “incorporazione” di Farmacap nella società “ZETEMA S.R.L.”, che ha per Statuto, finalità ben diverse da quelle di Farmacap. Affermazione della quale sembra che gli stessi dirigenti Zetema non fossero al corrente. Ipotesi che riteniamo “fumosa” e poco realistica per tanti buoni motivi, che non approfondiremo qui. Riteniamo invece che DEBBA ESSERE RIFINANZIATA SUBITO l’Azienda Speciale comunale Farmacap, a partire dall’acquisizione degli immobili aziendali, mentre gli scenari prospettati sembrano frutto di una scelta politica, ed è lecito sospettare che “il disastro” attuale sia un esito atteso, vista l’inerzia pluriennale, per consegnare l’Azienda a soggetti privati o toglierla così di mezzo dalla “piazza romana”.
Lotteremo senza esitazione per la salvaguardia di Farmacap come bene pubblico, nell’interesse dell’intera cittadinanza romana, con ogni mezzo a disposizione, di mobilitazione e legale, certi del sostegno maggioritario delle/i Consigliere/i dell’Assemblea Capitolina, che in ogni occasione hanno espresso alla Sindaca e alla Giunta, la necessità di un rilancio dell’azienda pubblica. La partita è ancora aperta e con il contributo di tutte/i, lavoratori e lavoratrici, utenti, Consigliere/i, ce la faremo!
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE, NO ALLA LIQUIDAZIONE E AD IPOTESI IMPROBABILI.
RIFINANZIARE SUBITO L’AZIENDA SPECIALE, CON “NUOVI” VERTICI AZIENDALI.
RSA USI, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL
Roma, 7 maggio 2021
FATECI VEDERE IL PIANO ECONOMICO
FATECI VEDERE IL PIANO ECONOMICO - FINANZIARIO!!
(e soprattutto, mollate le poltrone…)
Il Commissario straordinario della Farmacap, presente in Azienda dal Novembre 2019, (con il compito di redazione e verifica dei bilanci dal 2013) e che, insieme al Direttore generale ad interim attuale, in carica a sua volta da Aprile 2019, è responsabile della attuale situazione aziendale, ha chiesto un nuovo consiglio straordinario su Farmacap, paventando la liquidazione, in assenza di un intervento di sostegno economico - finanziario, tra l'altro già delineato in Commissione Bilancio e politiche sociali dall'assessore al bilancio Lemmetti, il 13 Aprile. Fa una richiesta anomala, considerando il ruolo istituzionale, paventando liquidazioni aziendali che non ha il potere di decidere, perché l Azienda è sotto il controllo e l' indirizzo dell’ASSEMBLEA Capitolina e non è una S.p.a, nè un S.r.l o proprietà di qualche gruppo privato.
Questa modalità ci sembra essere dettata da una strategia precisa che è quella di far approvare dall’Assemblea Capitolina un pacchetto unico compreso il PIANO ECONOMICO FINANZIARIO della Farmacap, presentato dallo stesso Commissario a Lemmetti nel Novembre 2020 e che nessuno dei due ha reso noto ai consiglieri, ai lavoratori e ai sindacati.
Cosa c’è scritto in quel piano? Perchè non è reso pubblico? E’ prevista la trasformazione societaria? Non ci stupirebbe viste le simpatie per le forme societarie private che l’attuale Commissario aziendale, già facente parte dello staff di Lemmetti, ha spesso manifestato.
Riteniamo che l’intervento economico - finanziario di sostegno SERVA URGENTEMENTE, considerando lo stato in cui è ridotta la Farmacap dopo questi ultimi 4 anni di gestione, ma per mantenere la forma giuridica di AZIENDA SPECIALE (come ribadito più volte dall’Assemblea Capitolina). Le altre azioni necessarie al vero rilancio della Farmacap, per garantire servizi adeguati alla cittadinanza, tenuto conto anche della possibilità dell’Azienda di aprire altre 11 sedi farmaceutiche sono:
– LE DIMISSIONI DEL Direttore Generale attuale e la conclusione dell’iter del bando di selezione per la nomina di un nuovo Dg
– LA NOMINA DI UN C.D.A.
– LA RIORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DELL’AZIENDA PER QUESTE RAGIONI:
GIOVEDI’ 22 APRILE 2021 PRESIDIO/ASSEMBLEA DAVANTI ALLA SEDE FARMACAP 9.30 - 13.30 DI VIA OSTIENSE 131/L
Tutte/i le/i partecipanti all’assemblea/presidio, dipendenti di Farmacap, potranno usufruire di permesso retribuito per assemblea sindacale, dalle ore 10:00 alle 13:00.
Il presidio di svolgerà con le regole di sicurezza e distanziamento anti - COVID 19, proprie della “zona arancione”, con un numero di partecipanti al presidio contingentato, secondo le disposizioni che verranno date dalla Questura e che vi verranno comunicati i in tempi brevi.
RSA USI, FILCAMS - CGIL, FISASCAT - CISL, UILTUCS - UIL
FARMACAP
FARMACAP: AD UN MESE DAL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, RISCHIAMO ANCORA LO STIPENDIO.
RIBELLARSI È UN DOVERE (PER NOI E LE NOSTRE FAMIGLIE), PER LA CITTADINANZA/UTENZA DEI SERVIZI! IL 22/4 IN PRESIDIO.
Il 13 aprile si è tenuta l’attesa Commissione congiunta Bilancio/Politiche Sociali, che speravamo sciogliesse finalmente i nodi della grave crisi aziendale, ad oltre un mese di distanza dal Consiglio Comunale straordinario dello scorso 10 marzo e della nostra altrettanto straordinaria mobilitazione (con oltre 200 partecipanti), in presenza dell’Assessore al Bilancio e Partecipate, Lemmetti, che al termine di quel Consiglio ci aveva lasciato con molte perplessità. Quelle perplessità hanno avuto oggi delle risposte altrettanto evasive, ma tali da mettere insieme alcuni tasselli in più, rispetto alle reali intenzioni della Giunta sul futuro di Farmacap.
Infatti l’Assessore, ad integrazione del mese precedente, ha confermato l’opportunità di procedere ad un risanamento di Farmacap, interno al Piano di razionalizzazione delle Partecipate, con l’utilizzo di fondi appositi stanziati, tramite un’operazione attualmente all’esame del Dipartimento Partecipate.
Nessun dettaglio ulteriore sull’entità di questi finanziamenti e sulla tempistica per l’erogazione
(entro fine di aprile?), ma soprattutto nessun dettaglio sul significato di “razionalizzazione” dell’Azienda, necessaria, o meglio, propedeutica, all’avvio di un qualsiasi risanamento.
Il Commissario Straordinario e Direttore Generale “sempre ad interim” (dopo 2 anni), nei loro interventi successivi hanno sostanzialmente alzato bandiera bianca, come se in questi anni e mesi fossero stati altrove, dichiarando l’incapacità “in assenza di un intervento urgente di Roma Capitale” a pagare i fornitori e soprattutto gli stipendi di aprile.
In assoluta sintonia agli interventi delle/i Consigliere/i componenti le 2 Commissioni ed intervenute/i con durezza rispetto a questa situazione paradossale, che ringraziamo, riteniamo inaccettabile tutta questa inconcludenza sulla pelle di noi tutte/i lavoratrici/ori, nuovamente oggi a rischio stipendio, nonché sulla pelle dell’Azienda Farma-socio-sanitaria stessa e dei servizi “pubblici” per la cittadinanza, ai quali col blocco imminente delle forniture alle farmacie verrebbe assestato un colpo fatale.
Tanta inconcludenza è in realtà molto più pericolosa di quanto descritta finora, poiché non tiene conto dei piani economico - finanziari presentati dal Commissario a Roma Capitale, in almeno 3 versioni, tra febbraio e novembre 2020 e sempre tenuti secretati, a lavoratrici/tori, Consigliere/i e Sindacati, seppur più volte richiesti. La versione ultima di novembre 2020, pare abbia prospettato “diverse ipotesi di uscita dalla crisi”, che non sappiamo cosa significhi concretamente, ma possiamo ipotizzare prospetti soluzioni di trasformazione societaria, magari presentate in alternativa alla “liquidazione amministrativa coatta”, più volte paventata dai dirigenti Farmacap, Come dire: o mangi questa minestra o salti dalla…
CHIEDIAMO CHE VENGA RISPETTATA LA VOLONTÀ DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA DI MANTENERE L’AZIENDA SPECIALE, LA SUA MESSA IN SICUREZZA, IL RILANCIO DEI SUOI SERVIZI E LA SALVAGUARDIA DEI POSTI DI LAVORO DI NOI TUTTE/I LAVORATRICI/ORI.
I PRIMI ATTI DEL RISANAMENTO AZIENDALE DEVONO ESSERE, LE DIMISSIONI IMMEDIATE DEL DIRETTORE GENERALE E LA NOMINA DI UN CDA.
GIOVEDÌ 22 APRILE 2021, MANIFESTIAMO CON UN PRESIDIO/ASSEMBLEA**, DALLE ORE 10.00 ALLE 13.00, DAVANTI ALLA SEDE FARMACAP DI VIA OSTIENSE 131/L.
Il presidio di svolgerà con le regole di sicurezza e distanziamento anti - COVID 19, proprie della “zona arancione”, con un numero di partecipanti al presidio contingentato, secondo le disposizioni che verranno date dalla Questura e che vi saranno comunicate in tempi brevi.
**Tutte/i le/i partecipanti all’assemblea/presidio potranno usufruire di permesso retribuito per assemblea sindacale, dalle ore 10:00 alle ore 13:00.
Seguirà presto la proclamazione dello SCIOPERO, per un’intera giornata e da svolgersi ad inizio maggio, riservandoci di comunicare la data in tempi brevi, tenendo conto della tempistica richiesta per i servizi pubblici essenziali.
RSA USI, FILCAMS - CGIL, FISASCAT - CISL, UILTuCS - UIL
RESOCONTO POL. SOCIALI DI ROMA CAPITALE
"RESOCONTO INCONTRO VIA TELEMATICA TRA RSA USI APPALTO S.O.S. E UNITA' MOBILI DI STRADA E FUNZIONARI E DIRIGENTI DEL DIPARTIMENTO POL. SOCIALI DI ROMA CAPITALE, PROSEGUE IL CONFRONTO SULLA FUTURA GESTIONE DEL SERVIZIO. USI a tutela di diritti di lavoratrici e lavoratori e per qualità servizio alla cittadinanza".
A cura di Rsa Usi
In attesa della pubblicazione della indizione di gara di rinnovo affidamento, scaduto il 28 febbraio 2021, del Servizio di Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, come RSA USI interna e USI, in data 05 marzo 2021, abbiamo incontrato la dirigente dottoressa Maria Maddalena Perna Ruggero, Responsabile della Direzione Accoglienza e Inclusione e, il dottor Fabrizio Villeggia, Responsabile dell’Ufficio di coordinamento servizi per l’accoglienza e l’emergenza sociale, Dipartimento Politiche Sociali, per un confronto, come da noi richiesto, sul futuro del Servizio. Un precedente passaggio era stato fatto con il precedente dirigente, dottor Zagari, e si è ritenuto opportuno rinnovare.
Nell’ambito dell’incontro è emersa chiara l’importanza che per il Comune di Roma assume il Servizio di Sala Operativa Sociale, anche in termini di cartina di tornasole del disagio nella Città di Roma, necessario per ripensare e organizzare i servizi sociali e di supporto.
Per questo motivo, anche questa volta, l’impianto della gara in procinto di essere pubblicata, assumerà carattere complesso e articolato, sostenuto da un importante investimento economico.
Al fine di poter utilizzare a supporto, in corso d’opera, anche fondi europei dedicati oltre , la modalità scelta per il nuovo affidamento del Servizio, è rappresentata dall’Accordo Quadro, contemplato dal Codice Unico degli Appalti. A riguardo, come RSA USI, abbiamo espresso le nostre perplessità sulla modalità scelta, in particolare sotto l’aspetto del mantenimento dei livelli occupazionali e di un decremento degli standard, in virtù del fatto che i contratti gestionali dovranno essere sottoscritti ogni anno, per i tre anni previsti di affidamento. La dottoressa Perna Ruggiero, a riguardo, ha tenuto a sottolineare che, al contrario, non è prevista alcuna contrazione degli Operatori bensì, un loro incremento, in virtù di una implementazione del Servizio, finalizzata a renderlo ancora più efficiente e rispondente alle esigenze dell’emergenza sociale nella città di Roma e che, le garanzie richieste e le disposizioni, non potranno essere modificate in ambito dei contratti successivi.
Abbiamo chiesto, quindi, conferme sull’inserimento della clausola di riassorbimento del personale attualmente impiegato nelle varie articolazioni del servizio, attenzione all’applicazione delle norme sulla salute e sicurezza, soprattutto in questo particolare momento caratterizzato dal Coronavirus. La dirigente ha garantito che saranno rispettate, e faranno rispettare, le norme vigenti, e l’applicazione delle disposizioni del CCNL Cooperative Sociali, tenendo ad aggiungere che porrà particolare attenzione D.lgs 81/08.
Anche il dottor Villeggia ha confermato l’impegno in atto per riorganizzare e migliorare il Servizio. In merito ai tempi di affidamento, attualmente il Servizio è in regime di proroga fino al mese di agosto 2021, ha tenuto a precisare che potrebbe subire ulteriore slittamento, dovuto alla complessità della procedura di gara, ai tempi della commissione aggiudicatrice e, ad eventuali ricorsi.
Si è trattato di un incontro aperto e chiaro, nel quale è stato ribadito la nostra attenzione ad una apertura di un confronto sindacale, che riteniamo quanto mai importante in questa fase passaggio da un affidamento ad un altro, a conferma dell’impegno della RSA interne USI e dell’USI stessa, garantito in questi annidi svolgimento del Servizio. Manterremo alta l’attenzione e il proseguimento del dialogo che si è aperto.
Roma, 8 marzo 2021
Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
RSA USI interna Front Office e Unità di Strada Servizio Sala Operativa Sociale - appalto Roma Capitale
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