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XIX Congresso della CGT Spagna
Ultimo aggiornamento Martedì 10 Maggio 2022 13:18 Scritto da Sandro Martedì 10 Maggio 2022 12:43
Informazione.
XIX Congresso della CGT Spagna
La scrivente segreteria internazionale dell' Unione Sindacale Italiana, nomianta dal XVI° congresso tenutosi a Palermo il 29-30 maggo 2022, è stata invitata al XIX° Congresso Nazionale della CGT a Saragozza.
La Segreteria dell'internazionale dell'USI ha già dato la disponibilità ad essere presente in tutte le realtà in capo alla Cordinazione Rosso/Nera.
Il Congreso Nazionale della CGT, Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativo nello scacchiere della Cordinazione Rosso/Nera, si terrà a Saragozza dal 9 giugno al 12 giugno 2022.
Dall'USI Nazionale vengono anticipati i saluti Libertari a tutte/i gli associati della CGT.
La Segreteria dell'Internazionle
Unione Sindacale Italiana
Guida Rosy
Bruzzese Sandro
Italia 10.05.2022
XVI° Congresso USI a Palermo. Mozione contro la Guerra
Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Maggio 2022 09:01 Scritto da Sandro Giovedì 05 Maggio 2022 08:55
Mozione contro la guerra (tutte le guerre) ed il militarismo Votata al XVI° Congresso dell'USI Unione Sindacale Italiana a Palermo.
Al momento sono in corso circa 60 conflitti nei diversi Paesi del Mondo.
Quello, però, su cui si sono concentrate le attenzioni (e la stampa mondiale!) è il conflitto avviato dalla Russia verso l’Ucraina. Questo perché il conflitto è in Europa e perché si paventa il rischio di un’evoluzione in un Guerra mondiale.
Il XVI° Congresso USI, svoltosi a Palermo nei giorni 29 e 30 aprile 2022, CONDANNA ogni forma di propaganda militarista e guerrafondaia del governo Draghi e dei partiti che hanno votato la risoluzione dell’armamento del Governo dell'Ucraina.
La Guerra va condannata sempre, non vi sono conflitti buoni o cattivi!
Per questo, oltre a condannare l’invasione russa dell’Ucraina, condanniamo e ci opponiamo al ruolo che USA, NATO e UE hanno giocato nel creare le condizioni che hanno portato all’azione bellica della Russia.
Non vogliamo dimenticare, inoltre, le migliaia di morti del Conflitto nel Donbass per cui il Governo Zelensky (ed il suo predecessore Poroshenko) hanno le responsabilità.
Prendiamo le distanze dal Governo Zelensky e dalle sue politiche reazionarie che hanno prodotto scelte che stanno sacrificando il popolo ucraino sull’altare del Nazionalismo più sfrenato!
Il prezzo più alto di questa follia dettata dal Potere e del profitto sta ricadendo pesantemente e in modo irreversibile sulla pelle dei lavoratori di tutto il mondo.
Ci opponiamo al capitalismo globale e alla competizione tra potenze per l’accaparramento delle risorse e dei profitti mascherati dal nazionalismo causa come sempre della guerra che impoverisce i salari, il loro potere d’acquisto e la stessa libertà dei popoli.
La crisi economica globale non escluderà nessuno dalle difficoltà economiche che ogni proletario sarà costretto a subire. Esultano, invece, i produttori e venditori di armi, per i profitti che la guerra si appresta a regalargli.
Mentre l'unico regalo che ci lasciano le guerre, oltre alle morti, è la devastazione ambientale e la distruzione della salute dei popoli coinvolti, come ci hanno insegnato gli esiti dei 78 giorni consecutivi di bombardamenti nella ex Jugoslavia, guerra che ha fatto della Serbia una Nazione ad altissimo tasso tumorale.
Lottiamo contro la guerra; Lottiamo contro i confini; Lottiamo per un salario dignitoso per tutte/i i proletari del mondo; Lottiamo contro il militarismo.
Sosteniamo la solidarietà e la cooperazione internazionale
XVI° Congresso USI Unione Sindacale Italiana
PER UN MONDO SENZA FRONTIERE
Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Maggio 2022 15:57 Scritto da Sandro Mercoledì 04 Maggio 2022 15:51
Unione Sindacale Italiana
Segreteria Nazionale Collegiale
PER UN MONDO SENZA FRONTIERE
L’attacco insensato della Russia all’Ucraina imprime una svolta profonda nelle guerre che investono il Paese, allargando il numero dei conflitti già presenti nel pianeta ben oltre le regioni dell’Ucraina.
È necessario per noi tutte/i prendere le distanze dalla guerra e dalla propaganda militarista gridando no alla guerra.
Prendiamo le distanze del governo Draghi e da coloro che vedono nel riarmo la soluzione del problema.
La via diplomatica alla fine del conflitto e alla pace non può essere delegata a chi vede nel riarmo la soluzione ai conflitti in atto nel nostro pianeta.
Sono i proletari che vanno in guerra e muoiono, uomini donne e bambini che vengono feriti, mutilati e uccisi.
La Guerra va condannata ovunque e sempre, non vi sono guerre buone o cattive.
Oggi come ieri, si combatte e si muore a difesa dei confini; gli uomini e le donne vengono mandati a morire per difendere una terra un confine e gli interessi del dominante di turno.
Alla fine del conflitto le nostre condizioni di vita non saranno migliori rimarremo maggiormente sfruttati e più mercificati.
L’Occidente che inneggia ai diritti nazionali dell’Ucraina, esponendo vessilli e bandiere degli ucraini si scorda degli oltre cinquanta conflitti nel mondo; dall’Irlanda alla Palestina, al Kurdistan, ai popoli oppressi dell’Africa e del Sud America popoli tutti sacrificati all’altare del profitto.
Il prezzo più alto di questa follia umana incarnata dal potere e dal profitto ricadrà pesantemente e in modo irreversibile sulla pelle di noi lavoratori sia in Russia che in Ucraina.
La corsa forsennata al riarmo impoverirà ulteriormente i nostri salari e i margini di libertà, che è il bene più prezioso, si ridurranno.
L’economia globale non escluderà nessuno dalle difficoltà economiche che ogni proletario sarà costretto ineluttabilmente a subire.
Esultano invece i produttori di farmaci e tutto ciò che è legato all’economia del dolore e della morte.
Esultano i venditori di armi, di cemento e ferro, i produttori di merci di prima necessità, i petrolieri e gli speculatori nazionali e internazionali della finanza quando avverrà la ricostruzione del paese e sarà dimenticata la guerra e i tanti morti ammassati in fosse comuni.
I lavoratori i proletari di tutto il mondo non hanno nazioni e confini!!
Vogliono e credono nella la cooperazione tra popoli.
E sono in piazza per gridare
NO AL MILITARISMO!
NO ALLA GUERRA!
NO AL RIARMO!
CONTRO OGNI IMPERIALISMO!
USI Unione Sindacale Italiana
20.05.2022.cicloinpropio
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