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Sede Roma

Segreteria Nazionale e Provinciale
U.S.I. C.T. & S.
Via M Sabino 31
00175 Roma

Sito uffiale:  www.usiait.it;

Sito uffiale:  www.usiait.com

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Adesione Usi . Sciopero

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USI UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912
Segr. prov. Intercategoriale
LARGO VERATTI 25 00146 ROMA

Fax 06 77201444 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ,

Roma, 23 Settembre 2016

Alla Soc. Coop. Sociale “IL CIGNO” - fax 0547 22602 e per e mail

p.c. Al Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale (Ente committente)

fax e e mail e ai responsabili c/o Case di Riposo di Roma Capitale – loro sedi

Alla Sindaca di Roma – Avv. Virginia Raggi fax Ufficio di Gabinetto e e mail

Al Presidente dell’Assemblea Capitolina Avv. Marcello De Vito e mail e fax

ai Presidenti delle CCP competenti – ai consiglieri e consigliere comunali

p.c. CUB Sanità Federazione Cub di Roma fax e e mail

OGGETTO: Adesione da Usi ad azione di sciopero indetta da Cub Sanità, per il personale addetto alle portinerie-reception delle Case di Riposo di Roma Capitale, soci lavoratori e lavoratrici della Soc. Coop. Sociale “IL CIGNO”, sostegno e solidarietà alla mobilitazione di lavoratori e lavoratrici.

Invito a desistere da modalità di SOSTITUZIONE DI PERSONALE IN SCIOPERO, con dipendenti di ROMA CAPITALE o con anziani residenti nelle strutture o con altre persone, violazione artt. 14 E 15 L. 300/70 e dalle disposizioni in materia di diritto di sciopero, di fonte costituzionale.

RICHIESTA URGENTE, CONGIUNTAMENTE A CUB, DA USI, DI COLLOQUIO CON SEGRETERIA DEL SINDACO E UFFICIO DI GABINETTO DI ROMA CAPITALE, con invito a “sospensione in autotutela” della procedura in corso, con effetti penalizzanti per lavoratrici e lavoratori e qualità del servizio agli anziani delle Case di Riposo di Roma Capitale.

La Unione Sindacale Italiana, Usi, segreteria intercategoriale, con la presente e dopo le risultanze dell’assemblea svoltasi in data 20 settembre 2016, di lavoratori e lavoratrici dell’appalto (in scadenza al 30/9/2016) delle portinerie -reception delle Case di Riposo di Roma Capitale, aderisce all’azione di sciopero indetta dalla O.S. Cub Sanità, solidarizzando con le motivazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, già oggetto di intervento congiunto delle due OO.SS. Nelle fasi preliminari della procedura di bando di gara. Si ricorda che la stessa CdG ha espresso parere in ordine al carattere di servizio non ricadente nell’applicazione della L. 146/90 e 83/2000, per quanto riguarda i contingenti minimi di personale e le modalità usuali e di legge, sempre rispettate sia da Usi che da Cub nelle fattispecie nelle quali si applicano le disposizioni di legge richiamate. Si ricorda che in data 27 settembre ore 10, è convocato un tavolo tecnico, presso l’Osservatorio comunale sul lavoro, in merito alle pesanti e penalizzanti ricadute occupazionali, di mantenimento dei livelli minimi salariali e di continuità lavorativa del personale in forza (23 a tempo pieno e 1 part time), a seguito dell’aggiudicazione con ribasso di offerta pari al 50%, con diverso CCNL applicato (Servizi Fiduciari e vigilanza non armata), rispetto al CCNL Cooperative Sociali (applicato correttamente dalla società uscente Soc. Coop. Sociale “IL CIGNO”, che ha rispettato in tempi congrui tutti gli adempimenti di sua spettanza in ordine alla procedura di cambio di appalto e di gestione, ex art. 37 CCNL Coop. Sociali), con uno snaturamento per questo personale (definito per molti anni come servizio di “portinerie sociali” e proveniente da altra ricollocazione da servizio socio assistenziale) della funzione e serie di attività, da servizio di collegamento e coordinamento, con le altre figure professionali svolgenti attività socio assistenziale e socio sanitaria nelle Case di Riposo di Roma Capitale e con funzioni di “figura di riferimento” per gli anziani delle Case di Riposo. Con gli effetti che si produrranno, queste situazioni lavorative, occupazionali e salariali saranno messe a forte rischio; in data 29 settembre, come da prassi Usi e Cub Sanità sono state convocate in sede DTL di Roma per la procedura tecnica del cambio di gestione e appalto.

Tuttavia, si richiede in virtù della valenza politico - amministrativa e della valutazione di opportunità per le ricadute effettive di questo “snaturamento” e della stessa condizione materiale, oggettiva, per quanto attiene la salvaguardia occupazionale, salariale, di condizioni di lavoro e di vita di questi 24 lavoratrici e lavoratori, si richiede un COLLOQUIO URGENTE CON L’UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACO E LA SEGRETERIA DELLA SINDACA RAGGI, con la presenza dei Presidenti delle CCP a vario titolo competenti, per l’ulteriore verifica di sospensione della procedura e un ritorno indietro di questa situazione, che come già avvenuto per altri servizi (questi sì essenziali), applicativi del diritto allo studio (chiusura delle attività di scolarizzazione ad alunni-e di etnia rom, sinti, camminanti e della mediazione interculturale nelle scuole) e dei percorsi di inclusione e integrazione nella città (chiusura di due servizi di gestione villaggi attrezzati e campi “autorizzati” rom di via di Salone e di Via dei Gordiani), rischia di creare un pessimo e negativo precedente, per servizi, funzioni e attività utili socialmente nella vasta gamma di servizi sociali.

Con tale apertura di ulteriore confronto, la USI come già dichiarato dalla Cub, è disponibile alla sospensione dell’azione di sciopero in corso.

Si INVITA INOLTRE L’ENTE COMMITTENTE ROMA CAPITALE, come ci è stato segnalato nelle ultime 24 ore, A DESISTERE da forme illegali e illegittime di SOSTITUZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI IN SCIOPERO, con la presenza nelle portinerie-reception delle Case di Riposo, o di personale dipendente dell’Amministrazione capitolina o con la presenza di anziani utenti delle Case di Riposo, poiché tale condotta non corrisponde a nessuna delle opzioni previste dalla L. 300/70 (Statuto dei Lavoratori) o dalla stessa normativa vigente in materia di scioperi o dalle stesse Direttive Europee, in materia di libertà e diritti sindacali, ratificate nelle Convenzioni OIL n° 87 e n° 98 dalla Repubblica Italiana, oltre che dare un pessimo esempio concreto di gestione delle relazioni sindacali nella tutela di diritti e condizioni di lavoro di lavoratori e lavoratrici, di cui anche le OO.SS. USI, la stessa Cub e il RAGGRUPPAMENTO CITTADINO “OPERATRICI-OPERATORI SOCIALI IN LOTTA” di cui si fa parte come percorso unitario di coordinamento a Roma fin dal 2010, è portavoce e sostenitore.

Si attende un riscontro alla richiesta di colloquio urgente e all’invito a desistere da condotte non coerenti e non lecite, come la sostituzione di lavoratrici e lavoratori in sciopero. Distinti saluti

per la Segr. Prov. Intercategoriale

Usi

Prof. Giuseppe Martelli e Roberto Martelli

 

 

CENTRO DIURNO ALZHEIMER

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UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912

Confederazione  sindacale nazionale e di federazioni locali intercategoriali

Segreteria provinciale intercategoriale e coordinamento lav. Coop sociali e terzo settore

Rsa Usi c/o Soc. Coop Sociale “Domus Caritatis” – appalto centro diurno Alzheimer Tre Fontane

ROMA LARGO VERATTI 25 00146 FAX 06/77201444 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Associazione difesa e tutela utenti e consumatori Usicons

E mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. cell. 339 5001537

 

Roma, 14 Luglio 2016

 

CENTRO DIURNO ALZHEIMER TRE FONTANE (utenti del Municipio VIII e IX, attualmente nello spazio di via Laurentina 289), DOPO 12 ANNI E’ A RISCHIO DI CHIUSURA A FINE LUGLIO 2016.

 

CONTRASTIAMO LA DISPERSIONE E LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO A UTENTI E FAMILIARI, LOTTIAMO CONTRO I LICENZIAMENTI DEI 6 OPERATORI E OPERATRICI, EVITIAMO LA “DEPORTAZIONE” ESTIVA DEGLI UTENTI, LA DEQUALIFICAZIONE E LA DISTRUZIONE DI SERVIZI FONDAMENTALI PER LA TERZA ETA’.

IL DIRITTO ALLA SALUTE DI UTENTI E PAZIENTI VA TUTELATO, I FAMILIARI DI CHI SOFFRE DI PATOLOGIE DI ALZHEIMER E DEMENZA SENILE NON VANNO LASCIATI DA SOLI (o con palliativi di assistenza domiciliare), IL LAVORO COLLEGIALE E DI EQUIPE, GLI INTERVENTI COLLEGIALI NON VANNO DISTRUTTI, GLI UTENTI NON VANNO “DEPORTATI” IN ALTRI POSTI COME SE FOSSERO PACCHI, IL DIRITTO AL LAVORO E ALLA CONTINUITA’ LAVORATIVA, OCCUPAZIONALE, VA GARANTITO (si tratta di lavoratrici e lavoratori esperti, capaci, formati e contrattualizzati).

IL PROGRAMMA DI INTERVENTO DEL GRUPPO NON VA INTERROTTO, I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI VANNO PROSEGUITI, ANCHE CONGIUNTAMENTE, SI RISCHIA CHE LA NUOVA AMMINISTRAZIONE MUNICIPALE E COMUNALE, INCORRA  NELLE IPOTESI DI INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO, OMISSIONE E RITARDO IN ATTI DI UFFICIO, (anche su probabili ritardi dei dirigenti della stazione appaltante del Municipio VIII e affidataria del Municipio IX, come stiamo verificando dopo l’ultimo incontro, svolto il 7 luglio).

 

I DIRIGENTI DEI MUNICIPI DOVREBBERO UNIFORMARE LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CONTABILI, I BANDI DI GARA (non predisposti ANCORA in modo efficace, razionale, efficiente, idoneo allo scopo di rendere applicativo i diritti costituzionali alla salute, al lavoro e all’integrità psico fisica) PER LA TUTELA DI BENI E INTERESSI FONDAMENTALI E DEI SERVIZI PUBBLICI (anche se esternalizzati a cooperative o enti appaltatori)  E LA LORO OPERATIVITA’, NON IL CONTRARIO, CREANDO UNA SITUAZIONE DI “EMERGENZA” SOCIO ASSISTENZIALE….DA RISOLVERSI CON SOLUZIONI NON OPPORTUNE E NON IDONEE, CHE RENDEREBBERO PIU’ DIFFICILE LA VITA DEGLI ANZIANI, DELLE LORO FAMIGLIE E LA DISTRUZIONE DEL SERVIZIO, CON IL LICENZIAMENTO DI CHI CI LAVORA…VERGONA!

E’ SULL’EMERGENZA CHE SI E’ CONSOLIDATO A ROMA IL “SISTEMA DI MAFIA CAPITALE” E NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A TOLLERARLO, CONTRASTEREMO CON OGNI MEZZO LECITO, QUESTA SITUAZIONE E LOTTEREMO, CHIEDENDO LA SOLIDARIETA’ DELLA CITTADINANZA, PER EVITARE ALTRI DANNI.

 

CHIEDIAMO INOLTRE UNA CHIARA PRESA DI POSIZIONE, UN INDIRIZZO E UN ORIENTAMENTO PRECISO DA PARTE DI PRESIDENTI DEI MUNICIPI VIII E IX, DEL CONSIGLIO MUNICPALE, DEL SINDACO RAGGI PER IL RIPRISTINO DEL SERVIZIO E LA CONTINUITA’ DELL’INTERVENTO, CON LA GARANZIA DEI POSTI DI LAVORO.

 

 

DI STATO DI AGITAZIONE.

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UNIONE SINDACALE ITALIANA USI fondata nel 1912

Segreteria prov. intercatategoriale - federazione di Roma e Rsa/Rsu/Rls posti di lavoro

LARGO VERATTI 25 00146 Fax 06/77201444 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Roma, 12 Luglio 2016

 

Alla Prefettura di Roma U.T.G. – c.a. Ufficio di Gabinetto del Prefetto fax 06 67294555

Al Sindaco di Roma Virginia Raggi e al Vice Sindaco Daniele Frongia Fax 06 67103590 – 6784239

e ai Presidenti dei Municipi di Roma Capitale Loro sedi

Alle Direzioni del personale/R.U./Relaz. Sind. Ind. di Comune di Roma Capitale, Aziende comunali e partecipate, Enti/Associazioni/Coop. Sociali con appalti/affidamenti e convenzioni Roma Capitale e aziende pubbliche (ex municipalizzate) Loro sedi fax/e mail

Alla segreteria della Comm. Garanzia Scioperi ai sensi L. 146/90 E 83/2000 e mail e fax

 

Oggetto: PROCLAMAZIONE (e prosecuzione da prima comunicazione del 5 febbraio 2014, 8 gennaio 2016, 10 aprile 2016) DI STATO DI AGITAZIONE CITTADINO/LOCALE A ROMA, comunicazione attivazione procedure ex L. 146/90 e L. 83/2000, quale tentativo preventivo di conciliazione di sciopero locale/cittadino e procedura di raffreddamento del conflitto, da parte dell’Unione Sindacale Italiana USI e del Coordinamento lav. terzo settore, coop. Sociali e aziende pubbliche/partecipate di Roma.

 

Settori interessati dall’astensione collettiva dal lavoro: tutto il personale impiegato al Comune di Roma Capitale, nelle Aziende comunali e partecipate nei servizi gestiti da terzi soggetti in appalto/affidamento, per Associazioni e Coop. Sociali di tutti i servizi ambientali, culturali, educativi, sociali, socio assistenziali, manutenzione, pulizie, canili/gattili.

 

Motivazioni dello stato di agitazione e dello sciopero: contrasto a tagli, minori finanziamenti e ridimensionamenti a seguito misure previste da atti gestione attuale Roma Capitale e per opposizione a scelte inopportune Piano programmatico 2016-2018, contro ipotesi di privatizzazioni, esternalizzazioni, ridimensionamenti servizi, funzioni e attività di rilevanza pubblica, contro tagli di parti variabili e di salario accessorio alle retribuzioni del personale capitolino e di chi lavora per conto di Roma Capitale, per garanzia continuità servizi, attività e progetti svolti da aziende comunali, partecipate o da soggetti terzi gestori, per stabilizzazioni dei settori di precariato nei settori scolastici educativi e assunzione vincitori di concorsi, per garanzia in tutti i bandi di gara, per appalti, affidamenti e convenzioni, del rispetto e inserimento di “clausola sociale” (secondo linee guida ANAC per il terzo settore), per corretta applicazione CCNL e leggi tutela lavoro dipendente, per salvaguardia occupazionale, salariale e regimi contrattuali nei servizi in affidamento e appalto, per adeguati finanziamenti su progetti e servizi alla cittadinanza nei settori sociali, educativi, assistenziali, culturali, ambientali, per tutela delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, da effetti penalizzanti su Dipartimenti, Municipi su servizi alla cittadinanza, alle condizioni di lavoro, per libertà sindacali e libertà di manifestazione in applicazione Costituzione repubblicana e Statuto dei Lavoratori.

 

Richiesta convocazione delle parti per esperimento tentativo preventivo di conciliazione/raffreddamento del conflitto, (fax USI 06/77201444, e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ).

 

La Unione Sindacale Italiana in sigla USI, segreteria intercategoriale e per conto di Rsa-Rsu-Rls, con la presente e per quanto indicato nell’oggetto della presente, comunica la PROCLAMAZIONE PER IL 2016, DELLO STATO DI AGITAZIONE CITTADINO (in prosecuzione di quello attivato originariamente fin dal 5 febbraio 2014, all'8 gennaio 2016, al 10 aprile 2016), con attivazione con la presente, della procedura di tentativo obbligatorio preventivo di sciopero, ai sensi delle Leggi 146/90 e della L. 83/2000, sulle motivazioni indicate nell’oggetto. Si fa espressa richiesta di convocazione delle parti, a Comune e Prefettura, per esperimento del tentativo preventivo di conciliazione di sciopero e del raffreddamento del conflitto.

 

Si precisa che la O.S. intende rispettare i servizi minimi ed essenziali nei servizi. Si resta in attesa di data e orario di convocazione da parte dei soggetti competenti per la procedura preventiva di “raffreddamento del conflitto” ex L. 146/90 e 83/2000, al recapito fax 06/77201444, alla e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , nei tempi previsti e per la verifica delle situazioni di criticità indicate nella nota. Durante la fase di stato di agitazione sindacale, saranno effettuate assemblee, presidi e iniziative di informazione e comunicazione sociale alla cittadinanza, sui motivi della protesta e delle iniziative di tutela.

 

Distinti saluti.

Il segr. prov. Intercat.

UNIONE SINDACALE ITALIANA

Rsa-Rsu-Rls

Prof. Giuseppe Martelli

 

   

RICHIESTA SOSPENSIONE “IN AUTOTUTELA”

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USI UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912

Confederazione sindacale nazionale e di federazioni intercategoriali

Segr. prov. intercategoriale e servizio legale/controversie di lavoro

ROMA Largo G. Veratti25 00146  TEL. 06/70451981 – FAX 06/77201444

E mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ,

 

Associazione utenti e consumatori servizi pubblici USICONS

E mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Roma, 29 Giugno 2016 trasmesso via fax pagina 1 urgente

 

Al Sindaco di Roma Capitale Dott.ssa Virginia Raggi fax 06 67103590- 6784239

Al Capo di Gabinetto di Roma Capitale Dott. Frongia fax 06 67103590-67104123

p.c. Al Segretariato generale comunale p.t. Roma Capitale – c.a. Dott.ssa Petrocelli

 

OGGETTO: INTERVENTO DA USI e da Associazione utenti e consumatori servizi pubblici USICONS, per tutela interessi collettivi diffusi, buon andamento e trasparenza, legalità e certezza appalti pubblici, continuità di servizio e tutela lavorativa e occupazionale, con RICHIESTA SOSPENSIONE “IN AUTOTUTELA” della procedura in fase di aggiudicazione provvisoria per servizi nei canili comunali di MURATELLA e di Ponte Marconi (ex Cinodromo). Rischio e alea di contenzioso per “turbativa pubblici incanti” (turbativa d’asta ex art. 353 c.p.), interesse privato in atti di ufficio, omissione e ritardo in atti di ufficio e distrazione di fondi pubblici.

 

La Usi Unione Sindacale Italiana, già presente con Rsa - Rls interne presso le Associazioni Onlus Avcpp e l’Impronta e a tutela di lavoratori/lavoratrici utilizzati nei canili comunali di Muratella (attualmente in stato di autogestione produttiva dal 1° maggio 2016) e di Ponte Marconi – ex Cinodromo,  con la presente richiede al Sindaco di Roma Capitale p.t. e all’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, da poco formalmente insediatisi, di intervenire con provvedimento urgente “in autotutela”, per la sospensione della procedura, già contestata in reiterate occasioni e con copiosa corrispondenza inoltrata a chi ha rappresentato l’Amm.ne capitolina, di affidamento negoziato e di bandi di gara con aggiudicazione provvisoria in corso, per i servizi e gestione dei canili comunali di Muratella e di Ponte Marconi (ex Cinodromo), poiché si rileva l’alea di una reiterazione, di situazioni relative alla carenza di legalità, certezza, trasparenza, efficacia e buon andamento del servizio, per effetto di procedure messe in atto dalla stazione appaltante (Direzione del Dipartimento Pol. Ambientali con delega alla tutela e benessere animale) e che hanno già attivato la M.O. e diversi organismi di vigilanza e controllo competenti per materia e per territorio.

 

Poiché la prosecuzione di tale procedura e di atti conseguenti, mette fortemente a rischio beni e interessi pubblici prioritari (tutela alla salute e sanitaria per il pieno ed efficace intervento di tutela e benessere animale, tutela al lavoro e alla continuità lavorativa e salariale di chi è stato impiegato per molti anni nel servizio e che sta, nonostante tutto, provvedendo a garantire la continuità del servizio pubblico alla cittadinanza, buona andamento e funzionalità regolare di servizi al pubblico, trasparenza nell’uso di fondi pubblici e liceità sostanziale appalti), si richiede come già operato in passato con precedenti Amm.ni, l’intervento di sospensione della procedura e l’annullamento del bando e procedura negoziale attivata, con riesame della situazione e l’adozione di idonei provvedimenti che garantiscano i beni e interessi prioritari sopra citati, comprese le condizioni lavorative e occupazionali, messe a rischio da utilizzo non corretto o con mancato adempimento e ottemperanza alle misure, criteri da rispettare e obblighi di cui alle D.C.C. 135/2000 E 259/2005, in vigore e delle quali Usi e Usicons chiedono anche in questo caso, la corretta e puntuale applicazione e ottemperanza da parte delle strutture capitoline appaltanti, nonché di quelle preposte alla  vigilanza e controllo sugli atti.

 

Si ringrazia per l’attenzione e in attesa di riscontro, anche con ns. disponibilità a colloquio con Capo e segreteria di Gabinetto del Sindaco,

si inviano i ns. distinti saluti

(fax per comunicazioni 06 77201444,

e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

Per Usicons il Presidente

Prof. Giuseppe Martelli

per USI

Roberto Martelli

 

 

UNA “VITTORIA DI PIRRO” DEL NO!

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Una grande Partecipazione ..........

E UNA “VITTORIA DI PIRRO” DEL NO!

IL Referendum sulla proposta economica aziendale ha registrato la partecipazione di ben 249 lavoratori (70%) e rappresenta, quindi, una straordinaria prova di partecipazione che speriamo sia di buon auspicio e possa manifestarsi di nuovo e con la stessa forza quando sarà necessario difendere l’azienda dalla ripresa dei progetti di privatizzazione (probabili, purtroppo, già nell’autunno 2016), attraverso iniziative di lotta e mobilitazione.

Consideriamo tuttavia l’affermazione del NO (159 voti pari al 64.5% dei voti validi contro gli 87, pari al 35.5%- del SI) come il frutto del clima avvelenato prodottosi in azienda, in cui da parte della Direzione aziendale sono stati presi troppi atti unilaterali (produttività, badge) e sono state prese gravi decisioni (licenziamento di due colleghi a tempo determinato), mentre da parte della CGIL il referendum è stato trasformato in un voto generale contro le politiche della Direzione aziendale, ben al di là dei contenuti della proposta economica. L’aspro conflitto tra i vertici aziendali ha contribuito ulteriormente a quest’esito.

Il risultato del referendum NON permette nemmeno il raggiungimento dei 107 euro lordi (livello A1) per febbraio 2017, né garantisce il pagamento dell’una tantum (900 euro lorde), né tantomeno impegna l’azienda a pagare gli arretrati. La prevalenza del No, in questo caso, è una vittoria di Pirro perché indebolisce la forza contrattuale dei lavoratori.

In sostanza la prevalenza del NO non permetterà nemmeno un primo parziale recupero dei crediti che i lavoratori vantano con l’azienda, allontanando nel tempo la possibilità di riavere indietro tutti gli arretrati. E’ quindi responsabilità adesso della Cgil di indicare le soluzioni che possano garantire con certezza e a tutti i lavoratori il recupero parziale o totale dei crediti vantati e l’applicazione contrattuale, sapendo il mancato riallineamento contrattuale, avrà come conseguenza l’aumento del volume degli arretrati e questo renderà ancora più complicato trovare delle soluzioni.

Da parte nostra abbiamo spiegato i motivi per cui ritenevamo la proposta aziendale sufficiente, compreso quello decisivo di evitare un ulteriore chiusura in passivo del bilancio aziendale. Un azienda pubblica come la nostra, se ricomincia a fare utili, garantirebbe non solo il pagamento degli arretrati, ma investimenti nelle attività farmaco-socio-sanitarie e nel riammodernamento delle infrastrutture e del materiale informatico, al fine di mantenere un servizio pubblico di eccellenza al servizio dei cittadini e mantenere e incrementare l’occupazione. Un percorso più lungo, che i fautori del TUTTO E SUBITO non vogliono, ma come dimostra la vicenda dell’azienda speciale napoletana che gestisce l’acqua pubblica, l’unico in grado di garantire un futuro lavorativo certo a chi, come noi, in quest’azienda ci lavora.

RSA USI FARMACAP

Nota: anche per questa nostra battaglia in difesa dell’azienda pubblica   e per le altre problematiche cittadine (dai comunali ai canili) l’USI ha organizzato per il 13 maggio uno SCIOPERO PLURISETTORIALE TERRITORIALE per contrastare gli effetti del sistema di Mafia Capitale.

 

sede

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