Sede Roma
USI FARMACAP PER IIL SII!!
REFERENDUM 101112
maggio
12 BUONI motivi per votare SI
1) Per consolidare un esiguo attivo (ricordiamo che, da dichiarazioni aziendali il 2015 ha chiuso con soli 11.000 euro) e fare in modo che aumenti nel 2016 e 2017.
2) Per consentire, in questa situazione delicata, il percorso di restituzione progressivo dei debiti verso i lavoratori, pari a 385.000 euro nel 2016 e 620.000 nel 2017 (vedi allegato) e per un totale di 1mln di euro a fronte dei circa 3 mln complessivi, su cui si è formalmente impegnata l'Azienda.
3) Per evitare di provocare un passivo pericoloso, come si rischierebbe con la proposta della Cgil di caricare tutto il milione sul 2016 (novembre).
4) Per evitare di dare Il fianco al governo Renzi e al candidato a Sindaco Giachetti che prospettano la vendita della Farmacap;
5) Per ricordare che i Commissari del Comune di Roma non si fanno scrupoli nel licenziare lavoratori (93 al canile municipale), metterne a rischio migliaia (per gli asili nido) o privatizzare e tagliare servizi pubblici locali e non glielo consentiremo.
6) Per consentire il riallineamento contrattuale previsto per febbraio 2017 e che permetterà un aumento concreto in busta paga (media 107 euro lordi per il livello A1) e dei contributi pensionistici e delle quote di Tfr e l’erogazione dell’una tantum (450 euro lordi a maggio 2017 e 450 a settembre).
7) Per evitare di inondare l'Azienda con decreti ingiuntivi che riteniamo non siano LA soluzione alternativa (come gravemente affermato da un Rsa Cgil) poiché si rischierebbe di mandare in passivo l’azienda.
8) Per ribadire che gli accordi sindacali, soprattutto economici e contrattuali, si fanno per tutti i lavoratori e non solo per una parte.
9) Per evitare di essere mera fonte di guadagno per gli avvocati privati che ci guadagnerebbero qualsiasi fosse l’esito ed è bene, quindi, che rispettino il loro ruolo e non cerchino di condizionare l’attività sindacale.
10) Perché l’azienda s’impegna ad una proposta di piano di rientro degli arretrati e comunque non c’è nessuna certezza di esiti positivi (viste alcune sentenze) delle cause inoltrate ai giudici del lavoro.
11) Perchè CONTINUEREMO A CONTRASTARE TUTTI QUEGLI ATTI UNILATERALI FATTI DALLA DIREZIONE (come i gravi licenziamenti di due colleghi ed il ventilato utilizzo dilavoratori interinali e l’aumento dei carichi lavorativi, consapevoli della sufficienza dell’accordo economico proposto (in allegato).
12) Per evitare la privatizzazione dell’azienda, con il rischio di esuberi di personale, e per salvaguardare i livelli salariali bisogna riportare Farmacap in attivo!
I pericoli di privatizzazione dell’azienda si ripresenteranno a settembre 2016.
Per questo motivo auspichiamo che l’attuale divergenza di posizione sindacale su una proposta economica dell’azienda possa essere superata per ritrovare la compattezza necessaria per contrastare la privatizzazione.
USI FARMACAP PER IIL SII!!
Alle TRE FONTANE Dispersione di un patrimonio
Roma, 18 aprile 2016
Comunicato sindacale
e per organi di informazione
Come disperdere un patrimonio di ............
ROMA CAPITALE: A RISCHIO PROSECUZIONE CONTINUITA' SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE E SANITARIO A UTENTI CON ALZHEIMER E DEMENZA SENILE TRE FONTANE DEI MUNICIPI VIII E IX. UN DANNO ENORME AI FAMILIARI E PER I 6 DIPENDENTI...COME SI LEGITTIMA IL “SISTEMA DI MAFIA CAPITALE” SU APPALTI E SERVIZI, COME DI DISPERDE UN PATRIMONIO DI ESPERIENZE SOCIALI UTILI...
Sembrava che la vicenda del Centro Diurno Alzheimer TRE FONTANE al confine tra i Municipi VIII e IX di Roma Capitale, fosse destinata a risolversi positivamente, specie dopo la nota del 4 aprile prot. 24286 con la quale la Sub Commissaria Vaccaro, dava indicazioni alle Dirigenti dei due servizi su come fare congiuntamente il bando di gara di appalto, in scadenza alla fine di aprile 2016.
Vi sono stati interventi nelle sedi istituzionali e sindacali, da parte dell'Usi (che organizza il 100% del personale del centro diurno, dipendenti della Cooperativa Sociale Domus Caritatis, attualmente commissariata) e dell'Associazione utenti e consumatori Usicons, fin dal mese di Marzo per scongiurare lo smantellamento di un servizio di eccellenza, rivolto come cita anche la Carta della Qualità dei Servizi del Municipio VIII del Novembre 2015, agli utenti e alle famiglie dei due Municipi con cittadini-e affetti da Alzheimer e demenza senile.
Incontri con i Municipi, interventi degli Assessori preposti, una serie di lettere, segnalazioni e inviti a non lasciar decadere il servizio, da parte dei familiari degli utenti di tutti e due i Municipi, che hanno trovato un valido appoggio nell'Usicons, un sostegno a chi lavora con capacità e professionalità e si è autorganizzato con L'Usi, anche per contrastare eventuali esuberi e alla vigilia di un tormentato cambio di appalto. Un bando di gara annunciato e non svolto come sarebbe opportuno, in forma congiunta dai dirigenti dei 2 Municipi che, per poco attendibili e giustificabili “problemi di ordine burocratico contabile”, avanzati da una dirigente/stazione appaltante del Municipio VIII, stanno creando un DANNO SOCIALE, SANITARIO, UNA “EMERGENZA LAVORO” CHE AVRA' L'EFFETTO, SE LA PARTE POLITICA NON SI FARA' VALERE IN TEMPO UTILE, ALLA MANCATA GARANZIA DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA SALUTE DI UTENTI CON PATOLOGIE COSI' DELICATE, ALLA SERENITA' DELLE LORO FAMIGLIE (che con la riduzione, dimezzamento e spacchettamento del servizio, dovrebbero tenersi i propri cari a casa e senza intervento e programmazione, svolta egregiamente nel centro da chi ci lavora da anni, con risultati positivi per utenti della terza età), DI FATTO LA DECADENZA DEL DIRITTO COSTITUZIONALE AL LAVORO, ALLA CONTINUITA' DEL SERVIZIO E LAVORATIVA DI LAVORATORI e LAVORATRICI del Centro Diurno Alzheimer Tre Fontane. INASCOLTATE LE SEGNALAZIONI E LE GRIDA DI ALLARME DEI FAMILIARI DEGLI UTENTI DEI MUNICIPIO VIII E IX DI ROMA CAPITALE, LE PARTI POLITICHE FINORA NON SI SONO DIMOSTRATE IN GRADO DI IMPORSI ALLE INTEMPERANZE DI DIRIGENTI, GIA' DIFFIDATI AD ADEMPIERE AL LORO DOVERE, CON LA IMMINENTE PROSPETTAZIONE DI REATI PENALI (interruzione di pubblico servizio, omissione e ritardo in atti di ufficio, se non addirittura interesse privato in atti di ufficio)...
UN DANNO ENORME AI CITTADINI E CITTADINE UNA VERGOGNA PER LA CITTA' DI ROMA, ANCORA SOTTOMESSA ALLE SCORIE DEL SISTEMA DI "MAFIA CAPITALE"...SE NON SI FARA' IL BANDO CONGIUNTO NEI TEMPI PREVISTI CON LE COPERTURE DI FONDI SOSTENIBILI, PER UN SERVIZIO DI TALE PORTATA, IMPORTANZA E DELICATEZZA. LA LOTTA PROSEGUE E CHI SI DEVE PRENDERE DELLE RESPONSABILITA', FARA' I CONTI ANCHE AL MOMENTO DEL VOTO.
Associazione Utenti Usicons e
Unione Sindacale Italiana segreteria intercategoriale
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Si riconosce nel contenuto del comunicato, il Comitato spontaneo familiari utenti Municipi VIII e IX del Centro Diurno Alzheimer “3 Fontane”
RIBELLARSI E' (SEMPRE PIU') GIUSTO!
MAI SOTTOMESSA...
ROMA NON SI VENDE, ROMA RESISTE,
ROMA CITTA'APERTA, ROMA VA LIBERATA DI NUOVO...
IL VENTO STA CAMBIANDO? SI! LAVORATRICI E LAVORATORI COMUNALI SI MOBILITANO!
L'assemblea sindacale dei dipendenti capitolini, indetta da 11 RSU dei sindacati di base e conflittuali (USB, USI, COBAS, ASBEL-CNL, RSU indipendenti) che si è svolta lunedì 14 marzo scorso, ha visto una grandissima partecipazione: Sala della Protomoteca piena, con molti, tra colleghe e colleghi, che rimasti in piedi per seguirla. Una convocazione finalmente arrivata "dal basso" e di cui gli 11 RSU si sono fatti interpreti, per dare un segnale forte di rifiuto degli accordi definiti "dietro le quinte" tra i sindacati "maggiormente rappresentativi" e l'Amministrazione. Gli interventi che si sono susseguiti di delegati sindacali e di lavoratori anche appartenenti a collettivi, sono stati tutti di forte opposizione ad una gestione commissariale apparentemente disponibile al dialogo ma, nella sostanza, concentrata sui tagli sempre più pesanti alle risorse finanziarie per il personale capitolino (su cui grava l'aumento dei carichi di lavoro) e per la gestione di servizi, finalizzata alla progressiva privatizzazione dei servizi pubblici locali.
- A tal riguardo è stata espressa solidarietà alla collega dei servizi “amministrativi” cui è stata fatta pervenire una lettera di contestazione disciplinare per aver “chiarito” gli orari di sportello al cittadino giunto in ritardo. Sportelli su cui grava l'aumento del carico di lavoro a fronte della riduzione dello stipendio.
Il dramma della riduzione progressiva dell'organico bene si sposa con lo scandalo della”non assunzione” che riguarda parte dei vincitori dei 22 concorsi indetti nel 2010,con il commissario Tronca che ci costringe all'ascolto dei suoi proclami con cui evidenzia carenze nella pianta organica, ma continua ad assumere collaborazioni esterne.
Punto cardine dell'assemblea è stata la necessità e l'urgenza di reagire a una condizione sempre più intollerabile, sia come dipendenti pubblici che come cittadine/i della Capitale d'Italia. Punti, questi, sottolineati anche dall'intervento ospitato di una lavoratrice “non” capitolina, rappresentante la situazione delle aziende partecipate da Roma Capitale che ha anche evidenziato i rischi connessi all'incapacità di certe gestioni dirigenziali. Nei tanti interventi si è parlato di temi generali o specifici di alcune situazioni, ma collocandoli sempre all'interno di un quadro di mobilitazione cittadina, che avrà, come prossima tappa, molto importante, la manifestazione #RomaNonSiVende, convocata sabato 19 marzo alle 16.00, con partenza da piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino. Manifestazione a cui aderiscono non solo dipendenti pubblici ed esternalizzati di Roma Capitale (in tutto circa 55mila persone!), ma anche settori sociali che stanno pagando le conseguenze dei tagli feroci e iniqui, di un debito pubblico dell'Amministrazione comunale che non è stato certo creato da loro: disoccupati, inoccupati e precari, senza casa, migranti e profughi, pensionati e utenti dei servizi sociali, genitori e bambini delle scuole dell'infanzia e dei nidi, utenti dei trasporti pubblici, cittadini di periferie abbandonate al degrado...
- Nell'assemblea abbiamo ricordato più volte l'intollerabilità del contratto decentrato imposto e vigente, ormai, da 15 mesi che penalizza e umilia il personale dipendente, sottoposto all'arbitrio ed all'autoritarismo dei dirigenti.
- In questo senso, va ribadito che la lotta potrà essere vincente solo se sarà unitaria, dal basso, e fatta insieme a cittadini e utenti dei tantissimi servizi pubblici gestiti da Roma Capitale.
Ed è in questa direzione che vuole andare “RETE LOTTA IN COMUNE”, da cui è partita l'idea dell'assemblea del 14, per avviare un lavoro di raccordo delle lotte dei lavoratori e di tanti soggetti i cui diritti al lavoro e ai servizi sociali oggi sono messi in discussione, facendo leva sulle stesse retoriche (efficienza da un lato, criminalizzazione dall'altro) e meccanismi (ricatto del debito, ovvero l'imposizione di privatizzazioni e misure antipopolari sotto la spinta di un presunto stato di necessità)
E' tempo di lasciarsi alle spalle una sterile rassegnazione, riprendendo in mano le nostre vite e la nostra dignità professionale, contrastando in modo deciso e organizzato coloro che ci hanno portato al disastro attuale: la sostituzione per via giudiziaria e mediatica di un ceto politico locale corrotto, con prefetti e uomini di diretta emanazione del governo nazionale che ha prodotto una crescente restrizione al diritto di sciopero e di manifestazione, campagne di stampa contro i dipendenti pubblici cui le amministrazioni (da Marino a Tronca) fanno da sponda, e l'intensificazione dello strumento delle sanzioni disciplinari come risposta alle manifestazioni di disagio dei dipendenti;
Invertiamo la tendenza distruttiva della società che spinge sempre più persone verso una condizione di disperazione. Il percorso della Rete Lotta In Comune, iniziato con l'assemblea di lunedì non si ferma, perché non possiamo e non vogliamo più fermarci.
RIBELLARSI E' (SEMPRE PIU') GIUSTO!
Usi segreteria intercategoriale e rappresentanze sindacali di posto di lavoro.
RIAPRIAMO LA CONTRATTAZIONE
RIAPRIAMO LA CONTRATTAZIONE
Vogliamo trasparenza nell’organizzazione del lavoro!!
Scaduto il periodo di prova previsto dall’accordo della CGIL FP con la Coop. Formula Sociale, il bilancio di quello che abbiamo chiamato un accordo vergognoso, non può che essere negativo.
Negativo perché ha introdotto la flessibilità per i part-time (D.L. 81 del 15 giugno2015 ovvero i decreti attuativi del Jobs Act) come se fossimo neoassunti, mentre si trattava di un cambio d’appalto.
Negativo perché si è tentato di aggirare le tutele previste per i lavoratori con la L. 104/92, dimenticando che siamo dipendenti di una Cooperativa Sociale di tipo B.
Negativo perché dopo aver visto i nostri colleghi precari mandati a casa senza problemi, abbiamo assistito alla scelta unilaterale dell’azienda di confermare proprio il vecchio supervisore dell’appalto della Coop. 29 Giugno.
Negativo perché l’accordo ha tentato di ‘passare’ quattro nostri colleghi ad un’altra Coop., con il rischio che perdessero le tutele del CCNL cooperative sociali, tentativo fallito grazie al nostro intervento.
Negativo perché perpetua il solito meccanismo dei figli e figliastri, per cui la flessibilità e la mobilità non riguardano tutti e tutte.
Negativo perché c’è stato un netto peggioramento dei servizi all’utenza.
Negativo perché c’era un’indennità di presenza che non c’è più mentre i cosiddetti jolly non percepiscono più nulla per la mobilità e la flessibilità.
DOPO QUATTRO MESI DA QUESTO ACCORDO, SIAMO CONVINTI CHE VADA RIAPERTA LA CONTRATTAZIONE TRA AZIENDA E TUTTI I SINDACATI. L’USI SI RENDE DISPONIBILE PER EVENTUALI VERTENZE COLLETTIVE, E INVITA TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI A SOSTENERE QUESTE RIVENDICAZIONI:
- apertura di un tavolo unico di trattativa con tutti i sindacati presenti in azienda.
- una vera democrazia sindacale e non votazioni farsa…
- salute e sicurezza sul lavoro e formazione professionale.
- organizzazione del lavoro trasparente che definisca una graduatoria fatta di criteri
oggettivi e soggettivi.
- riconoscimento economico dell’indennità di turno come previsto dal nostro CCNL.
USI UNIONE SINDACALE ITALIANA
Rsa Usi soc coop sociale Formula Sociale/appalto Univ Roma 3
Un altro modo di fare sindacato
L.go G. Veratti 25 – fax: 0677201444 – Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Richiesta ritiro vs. atto e nostra azione a difesa e tutela
UNIONE SINDACALE ITALIANA – fondata nel 1912
Segr. prov. intercategoriale Federazione di Roma e Rsa - Rls USI c/o Avcpp Onlus
LARGO VERATTI 25 00146 Roma sede legale nazionale
Servizio legale e controversie di lavoro/diritti
Tel. 06/70451981 - Fax 06/77201444 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Associazione difesa utenti e consumatori servizi pubblici USICONS
Largo G. Veratti 25 Roma 00146 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Roma, 24 GENNAIO 2016
pagina 1 totale URGENTE via fax
Ai dirigenti di Roma Capitale – Dott. Pasquale Libero Pelusi n.q. di
Direttore del Dipartimento Politiche Ambientali
fax 06 67109309 67105409 77205724
E Dott. Alessandro Massimo Voglino – Direttore di Direzione Promozione Tutela Ambientale e Benessere degli animali – Roma Capitale
fax 06 67109309 67105409 77205724
p.c. Al Commissario Straordinario di Roma Capitale Dott. F.P. Tronca
fax 06 67103960/4123
p.c. Al Gabinetto del Commissario Straordinario di Roma Capitale Dott. F.P. Tronca
c.a. Dott.ssa Rossella Matarazzo
fax 06 67103960 – 67104123 - 67103590
OGGETTO: Intervento di sindacato USI e di Associazione utenti e consumatori USICONS, a vs. comunicazione del 22 Gennaio 2016 prot. QL 3150, a firma dirigenti del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale Dott. Pelusi e Dott. Voglino.
Richiesta ritiro vs. atto e sospensione effetti, atto di diffida e preavviso iniziative legali e di tutela, in caso di condotta ulteriore penalizzante, dannosa per 99 lavoratrici e lavoratori e per tutela e benessere effettivo animali (Canili comunali di Muratella e di Vitinia ex rifugio del poverello), innanzi alla competente M.O.
Avviso di intervento ai sensi L. 241/90(artt. 5,7,9), per la tutela di interessi collettivi diffusi, in merito alla procedura amministrativa di predisposizione di bando di gara europeo e degli atti conseguenti e collegati, per la gestione dei canili comunali, tutela benessere animali e tutela condizioni rispetto CCNL di settore e zonali, D.C.C. 135/2000 e259/2005 per lavoratori e lavoratrici già impiegati nei canili comunali.
Le associazioni e organizzazione sindacali USI – Unione Sindacale Italiana e USICONS, difesa utenti e consumatori servizi pubblici, legalmente costituite e operanti sul territorio nazionale e locale, in relazione all’oggetto, intervengono per segnalare che la nota QL 3150 del 22 gennaio 2016, nel caso sia data applicazione, a firma dei dirigenti Dott. Pelusi e Dott. Voglino, non corrisponde in concreto alla piena, efficace, efficiente, razionale tutela del benessere degli animali ospitati presso i canili comunali di Muratella e di Vitinia, tramite la “deportazione” degli animali in canili privati ancorchè in convenzione, a far data dal 25 gennaio 2016, né alla piena tutela degli interessi e delle condizioni di lavoro, di continuità lavorativa, salariale dei lavoratori e delle lavoratrici in numero di 99, dipendenti dell’Avcpp Onlus, (così come dei 10 dipendenti già utilizzati presso il canile ex Cinodromo, dipendenti della Onlus L’Impronta), tutelati da apposite disposizioni del CCNL di riferimento del settore e della zona del territorio cittadino, oltre che delle disposizioni di cui alle D.C.C. 135/2000E 25972005, in materia di appalti, affidamenti e convenzioni di qualsiasi natura di Roma Capitale, già Comune di Roma.
Disposizioni che non possono essere né aggirate né inevase, come risulta da quanto scritto nella nota Prot. QL 3150/2016 del 22 GENNAIO, non rispettando beni e interessi di qualificazione giuridica rilevante, anche di tutela e portata costituzionale.
Dalla nota citata, che non è una Determinazione dirigenziale ma una semplice comunicazione, risulta un parere fornito dall’ANAC, che non è stato corredato della forma scritta ma solo citato per relationem, a giustificazione della correttezza dell’agire dei dirigenti del Dipartimento. Si interviene, per sottolineare che, non si è a conoscenza delle informazioni e notizie, fornite all’Anac, sui termini della questione, poiché se le notizie e le informazioni fornite fossero inesatte, incomplete, parziali o non munite dei doverosi approfondimenti e situazioni in termini concreti, puntuali ed esatti, tale “parere” verbale dell’Anac, sarebbe stato fuorviato al solo scopo di ottenere una pretesa di “giustificazione” dell’operato dei dirigenti comunali citati e autori della nota, che se fosse materialmente messa in atto, produrrebbe oggettivamente effetti penalizzanti e dannosi al bene e interesse meritevole di tutela, nel caso specifico di garantire il benessere degli animali stessi (contravvenendo anche al Regolamento comunale di settore, tutt’ora in vigore), oltre al danno per la continuità lavorativa e alla regolare prestazione di servizi, fiora erogata positivamente ed efficacemente dai dipendenti (attualmente 99) in servizio presso le sedi di Muratella e di Vitinia, da quasi 12 anni.
Infatti, se tale trasferimento (alias “deportazione”) degli animali ospitati e accuditi, secondo protocolli e modalità di trattamento e tutela codificate, dai canili comunali che verrebbero temporaneamente dismessi nella loro funzione originaria e con servizio pubblico di competenza dell’Ente Locale, con spostamento verso canili privati (ancorchè in convenzione), verrebbero meno, le tutele di natura sanitaria, di vigilanza sulla correttezza delle procedure di concerto con il servizio veterinario e sanitario tra Comune e AA.SS.LL (svolto dai dipendenti di Avcpp Onlus tramite i vari uffici e attività), di verifica di regolari condizioni di salute degli animali affidati all’Ente Locale. I canili privati, come è noto, non hanno mai svolto né avrebbero possibilità di svolgere, per carenza di strutture, risorse e mezzi oltre che di esperienza pratica, tali attività di vigilanza e tutela sanitaria, con l’effetto di ridurre notevolmente la serie di funzioni, attività e procedure regolari, di effettiva realizzazione dell’interesse e bene da tutelare, del “benessere degli animali”.
Inoltre, verrebbero eliminate, le funzioni e le attività, finora svolte e coordinate presso il canile comunale di Muratella dal personale dipendente, di informazioni alla cittadinanza, di regolari ed efficaci procedure per le attività di adozione degli animali, nonché le misure di igiene e profilassi, di ausilio al personale sanitario veterinario, sia per le emergenze che per le regolari e normali procedure di controllo dello stato di salute degli animali ospitati, nonché di quelli di proprietà o custodia di privati cittadini, che si rivolgono alle strutture dei canili comunali e non certo a quelle di strutture private.
Si tratterebbe di fatti che, in applicazione della nota QL 3150/2016, concreterebbero i reati di interruzione di pubblico servizio, omissione e ritardo in atti di ufficio, distrazione di fondi pubblici (rimborso pro capite giornaliero dai fondi per i servizi dei canili comunali, anche se in affidamento nelle more di regolari ed efficaci bandi di gara di appalto, secondo il D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e delle disposizioni comunitarie, a soggetti privati, come se fosse un esercizio di attività commerciale o di contabilità in economia senza il rispetto della tutela di beni, interessi di rilevanza pubblica e sociale), con una procedura di dismissione di un servizio di tale portata, assimilabile a quelli di natura socio- assistenziale-educativa, DI NATURA SOCIALE E DEI SERVIZI ALLA PERSONA.
Vi è di più. Il fatto che finora non sia stato fatto e predisposto, dai medesimi dirigenti e dai loro predecessori, un regolare BANDO DI GARA DI APPALTO, che tuteli anche i diritti e le aspettative di coloro che vi lavorano, con inserimento di clausole che siano rispettose delle LINEE GUIDA ANAC IN MATERIA DI TERZO SETTORE, COOP SOCIALI, nonché con espresso richiamo alle tutele inserite e applicabili nei CCNL del settore e della zona (CCNL Cooperative sociali), per i cambi di gestione/appalto, per la continuità lavorativa e occupazionale, nonché per la predisposizione per la parte di copertura economica, delle tabelle ministeriali del COMPLESSIVO COSTO DEL LAVORO PUBBLICATE DAL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE P.S. (aprile 2013), quale RIFERIMENTO OGGETTIVO E MATERIALE SULLA CUI BASE NON POSSONO FARSI BANDI CON BASE DI GARA INFERIORE, costituisce un elemento di inopportunità, carenza di legittimità e di non ottemperanza ai principi ispiratori di ogni regolare, legittimo, efficace, razionale, efficiente, procedura amministrativa, contabile di ogni atto amministrativo per le Pubbliche Amministrazioni.
Atti e procedure che, se omesse o non applicate correttamente, oltre a inficiare ab origine la procedura della regolarità del bando di gara di appalto, costituirebbero il presupposto per altre figure di reato, tra cui quella dell’art. 353 c.p., senza contare che nell’Amministrazione capitolina, le attuali inchieste e pessimi precedenti, contrari alle c.d. “buone prassi”, stanno ancora evidenziando, interessi privati in atti di ufficio e altri reati penali della P. Amm.ne, anche di tipo associativo e l’alea di tale ipotesi è fattore che va valutato, in via preliminare e preventiva, per la verifica se gli effetti di tale nota protocollo QL 3150/2016, possa costituirne una condizione penalizzante, dannosa se non addirittura di natura criminosa.
Pertanto, proprio per attivare dovute e doverose verifiche anche in “autotutela”, si richiede il ritiro dell’atto QL 3150/2016 del Dipartimento e la sua immediata sospensione degli effetti, con la sua sostituzione con atti e provvedimenti di natura conservativa e di corretta tutela dei beni e interessi di benessere degli animali, nonché delle prerogative dei dipendenti e operatori-operatrici finora utilizzati in questi servizi e attività.
La presente, è da considerarsi a tutti gli effetti, quale diffida e preavviso di azioni innanzi agli organismi competenti per materia e per territorio, della M.O., con la finalità di garantire la piena tutela dei beni ed interessi, di prerogative sopra descritte, nonché di far ripristinare certezza, trasparenza, legalità, efficienza ed efficacia.
Si preannuncia che comunque, ai sensi della L. 241/90 artt. 5,7.9, si interverrà nel metodo, nel merito delle procedure amministrative relative al bando di gara per il servizio e le attività in questione.
Si resta comunque disponibili per eventuali colloqui, qualora entro il termine di giorni dieci dalla data del presente atto, si ravvedesse la necessità e opportunità di approfondimento, salva la priorità di ritiro o sospensione dell’atto del Dipartimento QL 3150 del 22/1/2016.
Tanto era dovuto, a tutti gli effetti sindacali, contrattuali e di legge. Distinti saluti
I recapiti per le comunicazioni:
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USI – Unione Sindacale Italiana Rsa Rls c/o Avcpp Onlus
segreteria prov.
Roberto Martelli
Per Associazione difesa e tutela utenti e consumatori servizi pubblici
Il Presidente e responsabile
p.t. Prof. Giuseppe Martelli
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