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Uno scudo Umanitario protegge i 17 palestinesi

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Acaban de alcanzar el hospital con 4 obuses de tanque, movilizaos, por favor

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URGENTEEEEEEE. Nos están atacando, movilizad lo que esté a vuestro alcance

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ATENCION, LLAMAMIENTO URGENTE DESDE EL HOSPITAL DE WAFA LA OCUPACIÓN HA LLAMADO AL Y HA DICHO QUE VA A ATACAR INMEDIATAMENTE

URGENT APPEAL FROM THE HOSPITAL WAFA: They just reach the hospital tank with 4 shells, Mobilise, please

APPEL URGENT DE L'HÔPITAL WAFA: ils atteignent seulement le réservoir d'hôpital avec 4 obus, Mobiliser, s'il vous plaît

 

Un escudo humanitario protege a los 17 palestinos del Hospital Al Wafa

http://www.oicpalestina.org/?p=17642

 

 

MASSIMA SOLIDARIETA' A Mariah

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MASSIMA SOLIDARIETA' A Mariah

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI

mercoledì 18 giugno 2014

dalle 13 alle 15 2 ore di sciopero

con assemblea

 

BASTA CON LE AGGRESSIONI AGLI ATTIVISTI DEL SINDACATO

Erano in tre gli uomini a volto coperto, che all'alba di sabato mattina (14/06), lo aspettavano sotto casa.

Mariah si stava recando al lavoro con la moglie, erano appena saliti in auto, quando i tre si sono avvicinati e hannotentato di estrarlo a forza dalla macchina.

Non riuscendoci, prima l'hanno colpita a colpi di chiave inglese fino a rompere un vetro e poi, si sono accaniti su di lui picchiandolo selvaggiamente a pugni e calci soprattutto in testa e a colpi di chiave inglese, in particolare su una gamba, tentando, fortunatamente senza riuscirci, di spezzargliela.

Il nostro compagno, da sempre in prima fila nella lotta sindacale, due anni fa aveva già subito un'altra aggressione da parte di un uomo armato che aveva esploso due colpi di pistola verso l'auto in cui Mariah si eraasserragliato, danneggiandone, fortunatamente la solo carrozzeria.

Questi episodi gravissimi non sono fatti isolati, anzi, negli ultimi tempi sono aumentati gli attentati ai danni degli attivisti sindacali dei cobas.

I sindacati che fanno il loro dovere danno fastidio a chi si arricchisce sulle spalle di lavoratori super-sfruttati e senza diritti, per questo si usa ogni mezzo per fermarli.

Ma lo Slai Cobas s.c., i suoi delegati e i suoi iscritti non si fanno intimidire da questi attacchi fascisti e continueranno più di prima la loro attività in difesa dei diritti dei lavoratori.

MASSIMA SOLIDARIETA' A Mariah DA TUTTO IL SINDACATO.

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI

SLAI COBAS per il sindacato di classe

COMUNICATO

 

 

CHIUDIAMO LE SEDI FASCISTE!

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-Denunciamo il clima d’intimidazione.

 

La Rete Antifascista e Antirazzista Friulana, nel denunciare le ennesime minacce contro  lavoratori, rappresentanti  sindacali e cittadini antifascisti, ribadisce il proprio impegno nel contrastare il razzismo e nazionalismo.

Rammentiamo che la pericolosità criminale delle Organizzazioni  neofasciste presenti a Udine è abbondantemente dimostrata dai  media e dal lungo elenco di aggressioni squadriste.

Invitiamo le Istituzioni locali a prendere atto della natura fascista di certe Associazioni sul territorio cittadino.

Nel  frattempo, noi, rimaniamo Antifascisti e prendiamo  distanza Totale e Inconciliabile con le scritte sessiste, che hanno seguito le minacce: NON CI RICONOSCIAMO  ASSOLUTAMENTE IN QUEL  LINGUAGGIO.

 

CHIUDIAMO LE SEDI FASCISTE!

R.A.A.F.

Sottoscrivono:

Unione Sindacale Italiana;

Partito Rifondazione Comunista;

Nuova Autonomia Udinese;

USB-scuola Udine;

Partito Comunisti Italiani;

Gruppo Acquisto Popolare;

Marxisti Nord-Est;

Associazione NeoAteneo;

Circolo  Arci Cas*Aupa e Circolo Arci Balalaika.

   

Collettivo operatori sociali - Napoli

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Napoli, 3 luglio 2013

Il Collettivo operatori sociali non condivide i contenuti del Comunicato stampa firmato da Federazione ARCA, Federazione SAM e Federsolidarietà, sulla vertenza di case famiglia e progetti socio-educativi con il Comune di Napoli.

Comunicato da cui il Collettivo si dissocia per averne appreso i contenuti solo dopo la sua diffusione.

Il Collettivo operatori sociali ritiene inaccettabile che si possa ringraziare un'amministrazione comunale che costringe gli operatori sociali a 23 giorni di presidio 24 ore su 24, allo sciopero della fame, all'occupazione di luoghi istituzionali, per vedersi riconosciuta, per ora solo nelle promesse, una piccola parte di ciò che gli spetta di diritto (5 bimestri su 19 per le case famiglia).

Il Collettivo denuncia inoltre lo scandalo dei finanziamenti 328/00 annualità 2009 (70% del finanziamento) e 2011 (50% del finanziamento) e 285/97 annualità 2012, giunti nelle casse del Comune di Napoli tra la fine del 2011 e gennaio del 2013 e illegalmente detenuti dallo stesso Comune che non li paga accampando scuse circa la difficoltà nella compilazione di atti di liquidazione e mandati di pagamento.

Ricordiamo che questi soldi non appartengono al Comune di Napoli, ma ai lavoratori che aspettano da decine di mesi di essere retribuiti.

Se il presidio ieri sera è stato tolto è perché la nostra vertenza è in una fase interlocutoria, comunque invitiamo tutti a mantenere alto il livello di
guardia e a non deporre le armi della mobilitazione, dato che poco ci è stato promesso e, per ora, nulla di quanto ci spetta ci è stato dato.

Collettivo operatori sociali - Napoli

Napoli 03.07.2013

 

 

Rimini. Marinai d'italia.

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Comunicato

Come forse saprete la cooperativa dei marinai di salvataggio e dei servizi di pulizia Nettuno chiude i battenti dopo 25 anni messa KO da cartelle equitalia causate  dal ragioniere che invece di pagare iva e contributi si intascava i soldi.

Purtroppo alla sottrazione di denaro da parte del ragioniere si sono aggiunti illeciti (scoperti da poco) di amministratori che d’accordo con il ragioniere si caricavano ore fin a arrivare ai sei mesi e andavano poi in disoccupazione ordinaria . La cooperativa quindi non puo che chiudere dato anche il ladrocinio interno perpetuato all'insaputa dei lavoratori/amministratori presenti nel cda. Non possiamo piu andare avanti con queste miserie umane .

Vi scrivo perchè  quindici lavoratori sono sulla strada se non troviamo una forma  (cooperativa, associazione ditta con partita iva) per concorrere all’appalto del servizio.

Avete esperienza di situazioni simili, o di realtà organizzate per difendere il posto di lavoro concorrendo a gare di appalto? Quale forma è stata in caso scelta e con quali spese?

Avete conoscenza di statuti di fondazione che garantiscono la autoorganizzazione dal basso? Ne stiamo formalizzando uno ma se ci sono esperienze e documenti con cui confrontarre sarebbe piu che utile. Per esempio coincidenza della assemblea dei lavoratori con il cda per cui la amministrazione rispecchia i lavoratori e non è una gestrice del lavoro di altri.

Assemblee periodiche (oltre quella annuli di legge) che vidimino attivita incarichi e risultati oltre che il bilancio

Buonagiornata

Stefano Lucchi

Usi marinai di salvataggio

Rimini 11.02.13

 

   

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