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Sede Roma

Segreteria Nazionale e Provinciale
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Accordo sottoscritto a settembre 2019. Settore Educativo.

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ROMA CAPITALE E ACCORDI CORRETTI DI CAMBIO DI GESTIONE E APPALTO (art. 37 CCNL Coop. Sociali) nel settore scolastico educativo (Aec-Oepa).

L’accordo sottoscritto a settembre 2019, poco prima dell’inizio di questo Anno Scolastico 2019 2020.

Ne parliamo adesso, con osservazioni e riflessioni dal sindacato autorganizzato e autogestito Usi, che è stato promotore della procedura e ha condiviso il percorso con Usb, sul caso del cambio di appalto/gestione sottoscritto secondo la corretta procedura di cui all’articolo 37 CCNL Coop sociali, Cooperativa sociale Eureka I di Roma come subentrante, servizio dove lavorano Aec- Oepa (assistenza scolastica ad alunni-e con disabilità nelle scuole) nel Municipio 14 di Roma Capitale, come un esempio corretto e “virtuoso” di come si fanno regolarmente, con efficacia vincolante e validità a tutti gli effetti giuridici, contrattuali e sindacali, i cambi di gestione pur se svolti da sindacati non firmatari del CCNL, ma “comparativamente rappresentativi” a livello aziendale e con i giusti meccanismi a livello giuridico legale.

Va rilevato, inoltre, l’apporto fornito da lavoratori e lavoratrici che sono stati assorbiti, provenienti da altra cooperativa, che hanno dato informazioni e notizie che si sono rivelate utili, per la formalizzazione dell’accordo e la chiusura proficua della procedura, senza quindi rimanere passivi e in attesa del “miracolo” come avviene in molte altre occasioni simili, ma con l’accortezza e la comprensione che si tratta del loro inserimento e assorbimento, quando le condizioni dell’appalto e del bando di gara sono minimamente dignitose (ma si potrebbe fare di meglio, da parte di committenti pubblici e sempre che non si riesca a vincere la battaglia politico culturale e anche sindacale, della RI-PUBBLICIZZAZIONE di tale servizio scolastico, dicesi internalizzazione con la delibera di iniziativa popolare sostenuta da oltre dodicimila firme, in corso di approvazione dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale, che deve metterla in votazione entro metà di dicembre 2019).

In allegato e parte integrante di questo comunicato e documento, il testo dell’accordo sindacale sottoscritto (le Rsa di Usb e di Usi, sono attive da anni in questa cooperativa e hanno contribuito, assistite dalle strutture intercategoriali, al raggiungimento di importanti risultati per l’applicazione di diritti e condizioni lavorative nella cooperativa sociale).

DUE RIFLESSIONI E OSSERVAZIONI: una tecnico giuridica, si è smantellato il concetto frutto del “jobs act”, che nei cambi di gestione/appalto si vorrebbe applicare il principio SBAGLIATO, che si tratti di licenziamento e di ri-assunzione ex novo del personale dalle aziende-cooperative uscenti a quelle subentranti, che quindi come affermano sindacalisti di altri sindacati (firmatari del CCNL…) si tratti di una deroga al jobs act la procedura, perché di procedura e non di trattativa si tratta, di cambio di gestione/appalto ai sensi dell’articolo 37, quasi che si facesse un favore ad avere, se non cambiano sostanzialmente le condizioni di appalto e di gestione del capitolato relativo, gli stessi diritti, normativi, economici e salariali, la continuità lavorativa e la salvaguardia occupazionale. Infatti correttamente si parla di assorbimento e non di “riassunzione”, di contrattualizzazione e non di novazione del rapporto di lavoro che si instaura, con contratti di lavoro individuali, per passaggio diretto dal soggetto uscente a quello subentrante, in un appalto con soldi pubblici.

In questo caso, come già avvenuto per Usi da anni, per la disponibilità della cooperativa subentrante a non creare disparità di trattamento e di differenziazione di regime contrattuale, in base a precedenti accordi di stabilizzazione e di regime contrattuale corretto sottoscritti in passato, figure che avevano regimi contrattuali atipici e precari, sono stati contestualmente assorbiti e contrattualizzati a tempo indeterminato, part time per la caratteristica attuale del servizio imposta da Roma Capitale, uscendo da percorsi di precarietà, con omogeneità rispetto a coloro che già ci lavorano nella medesima cooperativa sociale.

LA SECONDA RIFLESSIONE è più politica che giuridica, conferma quanto Usi fa nel settore da oltre 20 anni anche per i cambi di gestione/appalto (il primo nel Lazio sottoscritto, per la gestione delle Case di Riposo comunali, risale al 1998…creando un precedente e una buona prassi), che per sottoscrivere accordi come questo, a livello aziendale, non serve più, dopo il referendum popolare del 1995 e la sentenza della Corte Costituzionale 244 1996, essere per forza firmatari del CCNL, ma di avere idonei rapporti di forza tra lavoratori e lavoratrici, con la capacità di sapersi porre come valido interlocutore sindacale con i datori di lavoro, senza cedere a compromessi o firmare accordi capestro, locali o nazionali, pur di ottenere il concetto di “rappresentatività sindacale”, nel caso nostro degli interessi collettivi delle classi lavoratrici o di chi lavora in un certo settore, come avviene oramai come prassi abituale anche per Usi da molti anni, nel settore dei servizi, imprese di pulizie, socio sanitario e assistenziale, educativo, come nelle fabbriche e nel settore industriale…

Certo non è né scontato né automatico, questo genere di risultato, poiché parte dal dato oggettivo che sui posti di lavoro, il personale dipendente o socio dipendente che sia, deve stare organizzato o meglio autorganizzato,  per evitare di essere usato o strumentalizzato come massa passiva o peggio ancora rimanere inerte che i “sindacati concertativi” e firmatari del CCNL, ti risolvano i problemi, a volte con accordi solo formalmente efficaci, ma nella pratica poi poco applicabili, quando avvengono assorbimenti parziali, licenziamenti mascherati o peggioramenti sostanziali delle condizioni di lavoro e salariali, con accordi anche a svendere,  di cambi di gestione/appalto utili alle controparti padronali e datoriali, meno alla tutela piena ed efficace, in condizioni ottimali (cioè quando non ci sono variazioni peggiorative e sostanziali imposte nei capitolati di gara fatti dagli enti pubblici committenti), degli interessi salariali e normativi di lavoratrici e lavoratori.

Un esempio di buona prassi, quello dell’accordo preso in esame, che non è l’unico né un caso isolato, di come si possano ottenere risultati positivi per chi lavora ancora nel sistema degli appalti e si affida a organizzazioni dirette di lavoratori e lavoratrici, per la difesa, tutela e corretta applicazione di diritti e agibilità, senza dover sottostare come avveniva in passato, alla logica di seguire il sindacato “firmatario del contratto nazionale e quindi solo per questo fatto, maggiormente rappresentativo”, pur di avere uno straccio di lavoro e di contratto di lavoro.

Se gli esempi come questo descritto e commentato, diventassero una prassi consolidata nei vari settori e categorie, dando un senso concreto e maggiormente paritario degli interventi sindacali, anche la futura legge su rappresentanza e rappresentatività, che prima o poi i governi italiani faranno, sulla spinta di accordi vergognosi e ai limiti della legittimità anche costituzionale in Italia, fuori dal quadro attuale dell’ordinamento normativo sindacale europeo nel senso del pluralismo e delle libertà sindacali (convenzioni OIL 87 e 98…ma stanno per trasformare anche quelle…), potrebbe avere un segno diverso da quello che ci viene prospettato o che ci si vorrebbe propinare, come un fatto inevitabile. Una resistenza continua e un’attività intensa ci attende, per chi come noi sta schierato senza indugi e dubbi, dalla parte degli interessi  delle classi lavoratrici e dei settori popolari sfruttati.

ALLA LOTTA E AL LAVORO …avrebbero detto e praticato i nostri antichi predecessori…

A livello romano , il 24 ottobre dalle 15 alle 19 presidio a Piazza Madonna di Loreto (vicino piazza Venezia, fine fori imperiali), delle varie situazioni lavorative che si stanno collegando in rete e percorso di lotta, per contrastare esternalizzazioni, privatizzazioni, liberalizzazioni di servizi pubblici, dalle aziende pubbliche e partecipate di ROMA CAPITALE, FINO A CHI LAVORA NEL SETTORE DEGLI APPALTI dell’Amministrazione capitolina (Aec Oepa, operatori sociali, imprese di pulizie, manutenzioni, servizi culturali, asili nido e scuole, farmacie pubbliche e servizi sociali di prossimità, trasporto locale, gestione del ciclo di rifiuti e igiene ambientale…).

Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912

Segreteria intercategoriale locale della Confederazione Usi

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Raggiunto Accordo.

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Raggiunto Accordo.

 

Oggi 10 ottobre 2019. USI SOTTOSCRIVE ACCORDO SINDACALE CON C.N.S. (Consorzio Nazionale Servizi) che interviene in surroga (inadempienza di Formula Sociale, sua associata), nell’appalto dei servizi all’Università di Roma 3, per la corresponsione di somme non fruite, a titolo di indennità mensa - buoni pasto.

Un altro piccolo passo in avanti, per la regolarizzazione di quell’appalto pubblico…in attesa del “rinsavimento” di Coopservice, attuale gestore dei servizi, che aderisce al C.N.S., sulle difficoltà di gestione corretta della forza lavoro e di regolari relazioni sindacali industriali.

In allegato e parte integrante del comunicato, il testo del verbale di accordo sottoscritto tra le parti (ndr, lo stesso testo ma in gestione separata, è stato firmato da Uil e Cgil F.P.), che legittima la presenza della combattiva Rsa Usi di quell’appalto, che con il sindacato autogestito, indipendente, autorganizzato e autofinanziato USI, segue le vicende anche di questo appalto nel terzo ateneo di Roma Capitale, analogamente agli appalti di servizi esternalizzati delle Pubbliche Amministrazioni.

Roma 10 Ottobre 2019.

USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912

Segreteria intercategoriale locale e Rsa USI appalto portinerie e servizi

l’Università degli Studi di Roma 3

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Sito nazionale ufficia Usi

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LE REGOLE VANNO RISPETTATE da TUTTI!

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LE REGOLE VANNO RISPETTATE da TUTTI!

Prosegue lo stato di agitazione proclamato dall’Usi il 26 agosto scorso, con l’intervento presso ITL DI ROMA, l’Ispettorato del Lavoro e con le mobilitazioni per il pieno rispetto di quanto previsto da leggi, contratti ed accordi. chiediamo l’intervento dell’Università degli studi di Roma 3 (stazione appaltante e committente pubblico), affinchè SIANO rispettati il capitolato d’appalto e il Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016).

- per il pieno rispetto dell’accordo sul cambio d’appalto/gestione firmato il 28 dicembre 2018 all’Ispettorato del Lavoro

- contro il perdurare delle buste paga sbagliate e per un effettivo inquadramento del personale nel CCNL Cooperative Sociali, quelllo di settore DA APPLICARE.

- contro il mancato confronto con le OO.SS. e tutte le Rsa presenti nell’appalto, sull’organizzazione del lavoro, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’andamento occupazionale, gli spostamenti/trasferimenti del personale, senza ordini di servizio, individuazione preliminare con le Rsa interne di criteri oggettivi soggettivi, in violazione del D. Lgs. 81/2008 e dell'art. 2087 del codice civile

- contro i 45 PRESUNTI ESUBERI (di cui non si ha alcuna prova oggettiva e riscontro concreto, dopo nemmeno 8 mesi dall’assorbimento e con “aggiramento” da Coopservice, dell’accordo sottoscritto in data 28 dicembre 2018, in sede ITL Di Roma) per un accordo valido sottoscritto nelle sedi opportune, che elimini tale dichiarazione unilaterale datoriale, che ripristini legalità, certezza, continuità lavorativa e occupazionale (si veda anche l’articolo 22 del Capitolato Speciale Descrittivo Prestazionale, in sigla C.S.D.P., di Roma 3, che va rispettato e applicato).

- per delle relazioni sindacali industriali effettive, trasparenti e paritarie, nel rispetto delle regole di correttezza e di buona prassi.

giovedi 12 settembre 2019, è prevista la convocazione di Usi, di CNS, di Coopservice presso itl di Roma

ore 11.00 presso la palazzina D, I° PIANO, STANZA 105 a VIA BRIGHENTI 23 CASALBERTONE (chi è interessato e libero dal servizio, può starci e darci sostegno e pressione a  favore degli interessi di lavoratori, lavoratrici dell’appalto, che stiamo difendendo, anche nelle sedi istituzionali).

Adesione allo Sciopero generale

venerdì 27 settembre 2019

Lavoro, diritti e dignità per i lavoratori e le lavoratrici utilizzati nei servizi, esternalizzati, dell’Università degli Studi di Roma 3!

RSA USI-CTS Appalto portinerie e servizi ausiliari Univ. Roma3

USI UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912

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Roma 07/09/2019

   

QUANDO COOPERARE FA RIMA CON LUCRARE!

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QUANDO COOPERARE FA RIMA CON LUCRARE!

Quarantacinque (45) licenziamenti tra i 127 lavoratori e lavoratrici impiegati nelle portinerie e servizi ausiliari dell’Università Roma3, è questa la comunicazione che COOPSERVICE SCPA ha mandato il 5 agosto solo ad alcune RSA e OO.SS., alla DTL e dalla Regione avviando le procedure di licenziamento collettivo previste dalla legge 223/91.

Un atto unilaterale, vigliacco e vergognoso (alla faccia della cooperazione), illegittimo nel merito oltre che nel metodo, dopo aver evitato per mesi qualsiasi confronto ed incontro sull’organizzazione del lavoro con le OO.SS., dopo mesi di buste paga con importi sballati, aspettare la chiusura estiva dell’Università per annunciare disinvoltamente oltre il 33% di esuberi del personale a fronte di una loro dichiarata riduzione dei servizi da parte di Roma3.

Mentre sempre in maniera unilaterale, la coop. sta facendo spostamenti e trasferimenti di personale nelle varie sedi e plessi universitari, senza alcun confronto dovuto con le Rsa interne e senza aver concordato alcun criterio oggettivo e soggettivo, per tali spostamenti, che mettono a repentaglio anche la sicurezza sul lavoro sguarnendo le portinerie e le sedi di Roma 3, del numero sufficiente e necessario di dipendenti per coprire i turni, in violazione del D. Lgs. 81/2008 e dell'art. 2087 del codice civile

Tutto ciò avviene dopo mesi e mesi di vertenza tra i lavoratori ed i soggetti protagonisti del ‘cambio d’appalto’(CNS-FormulaSociale-Coopservice scpa) trascorsi tra Ispettorato del Lavoro per il cambio di gestione , messe in mora e accordi per il pagamento in surroga per recuperare i soldi di stipendi ed altre spettanze dovute e non pagate.

Un atto del tutto illegittimo, che mostra a tutti l’arroganza ed il disprezzo che questi signori hanno per i lavoratori,facile del resto fare gli imprenditori con gli appalti pubblici e poi fare cassa sulla pelle di chi lavora.

E’ chiaro il tentativo di Coopservice di aggirare quanto previsto dalle leggi, dall’accordo del 28 dicembre 2018 sul cambio d’appalto sottoscritto da azienda e sindacati,dal nostro CCNL, dal capitolato d’appalto e dal Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016). Un tentativo di aggiramento delle norme che speriamo non venga avallato da nessuno.

Non sappiamo se si tratti solo di un escamotage per battere più soldi all’Università o per chiedere ‘sacrifici’ ai lavoratori, ma sappiamo con convinzione che questo tentativo va rispedito al mittente.

Abbiamo fatto richiesta come USI di incontro urgente a Roma3 per verificare quanto dichiarato dall’azienda ed essere informati sulle reali esigenze di rimodulazione dei servizi da parte dell’Ateneo.

L’USI PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE IN VISTA DI PROSSIME MOBILITAZIONI E SCIOPERI!

(P.s.: attivata procedura a Prefettura e ITL territoriale da Usi il 26/8)

Ai sindacati presenti all’Università di vigilare su questa situazione e di manifestare la loro solidarietà contro quest’ennesimo sopruso ai danni dei lavoratori.

RSA USI-CTS Appalto portinerie e servizi ausiliari Uniroma3

 

 

ALTRO RISULTATO POSITIVO

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UN ALTRO RISULTATO POSITIVO OTTENUTO IL 25 LUGLIO 2019.

LA MOBILITAZIONE E LA LOTTA PAGANO…E NON SOLO LORO…

A cura dell’Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Si è conclusa positivamente, dopo una tenace mobilitazione e pressione continua, iniziata a gennaio 2019, dopo la sottoscrizione dell’accordo all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il 28 dicembre scorso, del cambio di gestione-appalto (aggiudicataria Cns con Coopservice, uscente Formula Sociale), la vicenda relativa alle spettanze economiche arretrate e non pagate da Formula Sociale, per i 130 dipendenti dell’appalto e cantiere di servizi e portinerie dell’Università degli Studi di Roma 3.

Il 25 luglio scorso, con accordi individuali di conciliazione (21 persone sono state quelle che si sono fatte rappresentate dall’USI come conciliatore sindacale), si è dovuta di nuovo scomodare la Cns (Consorzio Nazionale Servizi) nazionale da Bologna, per intervenire in surroga dell’affiliata e inadempiente Formula Sociale società cooperativa, per onorare gli impegni presi e rispettare le condizioni di versamento al personale dell’appalto a tempo indeterminato, le somme spettanti, con importi variabili, relative alla monetizzazione di ferie e permessi (di chiusura dell’appalto precedente), dei ratei di 13° e dell’indennità a titolo di 14° mensilità (ottenuta con accordo sindacale aziendale migliorativo diversi anni fa in questo appalto e  mantenuto anche nella gestione attuale di Coopservice scpa, inserita come richiamo anche nel testo del capitolato speciale descrittivo prestazione di Roma 3).

A febbraio e marzo di quest’anno, erano stati già regolati in surroga, le competenze di dicembre 2018 e il versamento tramite Inps, del Tfr (liquidazione) accantonato.

A quanto pare, la pressione continua e i presidi con assemblee (retribuite) fatte a luglio al Rettorato, con invito all’Università di vigilare non solo perla situazione pregressa, ma anche sulla gestione attuale come previsto per Enti committenti e stazioni appaltanti dal “codice degli appalti e contratti pubblici” (pena essere chiamata in solido, in base all’articolo 30 comma 6 del D. lgs. 50/2016, per le parti di retribuzione non corrisposte dai soggetti gestori), le stesse note e diffide inoltrate dal sindacato Usi, hanno avuto il loro effetto.

Non è stato necessario, in questo caso, né fare scioperi né azioni legali esecutive di recupero coattivo dei crediti da lavoro (attivate solo nella loro fase iniziale di diffida e invito ad adempiere), per recuperare le somme spettanti ed esigibili, ma non liquidate.

La tenacia di lavoratori e lavoratrici, la gestione esperta di Usi, che ha avuto un effetto di trascinamento   in termini di azione sindacale di Cgil F.P. e della Uil, ha permesso di raggiungere con il minimo sforzo, questo risultato, nei fatti obbligando la Cns, alla quale sono associate le cooperative uscenti e subentranti di questo appalto, a intervenire in surroga, accollandosi spese e oneri ed esentando, la responsabilità in solido della stazione appaltante dell’Università di Roma 3.

Usi e la Rsa Usi C.T.&S. interna dell’appalto, non intendono però dormire sui classici allori, ancora ci sta molto da fare per rimettere a posto le relazioni sindacali industriali con la Coopservice,  che ancora deve rispettare l’impegno di riaprire la fase di negoziazione aziendale rispettando in pieno il CCNL cooperative sociali, appena rinnovato (e gli impegni presi nell’accordo firmato anche da Usi il 28 dicembre), compresa la questione delle buste paga e dei troppi errori che penalizzano la gestione corrente del rapporto di lavoro, ma intanto il pregresso è stato ottenuto.

La mobilitazione proseguirà a settembre, anche in sede ItL, per gli altri obiettivi da raggiungere. Abbiamo avuto la dimostrazione concreta che …”la lotta paga” …e hanno pagato pure i “padroni cooperativi”, in euro e centesimi.

Un ringraziamento a tutti-e coloro che hanno partecipato alle mobilitazioni e iniziative promosse dalla Rsa interna Usi nell’appalto e che hanno permesso di ottenere questo positivo risultato e senza conseguenze negative, in una fase nella quale le mobilitazioni e le lotte per diritti e salari decenti, sono spesso represse con sanzioni disciplinari a raffica, licenziamenti, pestaggi, minacce, cercando di trasformare le lotte e il conflitto sociale, a partire dalle lotte sul lavoro, in problema di ordine pubblico.

UN ERRORE CHE NON VA MAI FATTO,  quello di cadere in questa pericolosa spirale o di fomentarla.

 

   

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