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Sede Roma

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ROMATRE È ANCORA UN’UNIVERSITA’ PUBBLICA?

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ROMATRE È ANCORA UN’UNIVERSITA’ PUBBLICA?


Dal mese di aprile le cooperative Copura e 134 (aderenti al CNS) che gestiscono l’appalto delle portinerie e dei servizi ausiliari nell’Ateneo di RomaTre, chiedono ancora ai propri dipendenti di applicare il ‘regolamento di accesso alle sedi dell’Università degli Studi RomaTre’ in nome di presunti rischi derivanti dall’ingresso di soggetti non autorizzati, impiegando così i lavoratori delle portinerie nel controllo dello status di ‘legittimati’ a studenti, docenti, ricercatori, personale TAB e personale esterno di vari servizi(manutentori, fornitori, etc.) nonché la richiesta di chiedere il documento d’identità a tutti coloro che non sono tra i soggetti sopra menzionati e inoltre con l’indicazione di allontanamento delle persone ‘non legittimate’ e nei casi di resistenza anche con la richiesta di intervento delle forze dell’ordine,.

 

Il personale delle cooperative non può essere usato per mansioni che non gli spettano e tantomeno in sostituzione di altre figure come la vigilanza non armata o le guardie giurate, poiché non sono pubblici ufficiali, avendo tra le loro mansioni ordinarie altri compiti e mansioni.

 

L’Università RomaTre e le cooperative aggiudicatarie dell’appalto possono richiedere al personale delle portinerie anche maggiore attività di controllo e verifica, oltre a quelle che già svolgono, ma nei limiti delle leggi e di quanto previsto dal CCNL delle cooperative sociali e delle normali mansioni e competenze del personale impiegato e senza che questo vada a discapito delle normali attività dell’Ateneo e del buon andamento dell’appalto.

 

Come sindacato, in questo regolamento, constatiamo una chiara limitazione dell’accesso ad un luogo di cultura alla cittadinanza ‘non pagante’. Un regolamento dal quale emerge un’idea di Università privata dove i ‘non paganti’ verrebbero limitati all’uso e all’accesso di un’Università statale e pubblica, una pubblica amministrazione preposta all’accesso al sapere e alla conoscenza per la cittadinanza, ma che potrebbe anche limitare lo svolgimento di attività sindacale, politica, di assemblee, dibattiti, convegni e manifestazioni.

 

Un regolamento di stampo securitario che cerca di aggirare la Costituzione repubblicana e antifascista (art. 2, 3, 16, 17, 33, 34) con disposizioni limitative della libertà, tipiche dei regimi autoritari, proprio quando è da poco tempo finita la chiusura e le limitazioni provocate dalla pandemia.

 

Facciamo appello agli studenti e alle studentesse, ai docenti, al personale TAB, ai ricercatori, ad intervenire affinché tali disposizioni siano contrastate, rese nulle e siano ricondotte a quanto previsto dai principi costituzionali, dallo statuto dei lavoratori e dal CCNL di categoria.

RSA USI-CT&S appalto portinerie e servizi ausiliari Università RomaTre info e contatti: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - www.usiait.it


Roma 24/05/2023

 

 

LAVORATORI NON GENDARMI!

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Comunicato sindacale 

LAVORATORI NON GENDARMI!

 

Con una comunicazione interna le cooperative Copura e 134, hanno chiesto ai lavoratori di firmare per accettazione un presunto “regolamento” universitario inerente gli ingressi all’Università e relative disposizioni che il personale delle portinerie dovrebbe eseguire.

Ci risulta molto strano che invece di un normale Ordine di Servizio le aziende in questione ci chiedano di sottoscrivere per accettazione una simile dichiarazione.

Notiamo che Il “regolamento per l’accesso alle sedi dell’Università degli Studi Roma Tre” non riporta nessun tipo d’intestazione formale, né tantomeno la firma di qualche ufficio e/o preposto responsabile dell’Università.

Tra l’altro questo “regolamento”, al di là della sua valenza legale, risulta anche di difficile o impossibile applicazione. Infatti si richiede a tutti i soggetti, siano essi studenti, professori e personale TAB, di esibire all’ingresso delle sedi un documento attestante lo status di soggetti legittimati… con problemi di code e non solo all’ingresso delle sedi, che si andrebbero a creare a scapito delle altre mansioni che dobbiamo svolgere quotidianamente.

Ricordiamo a tutti i lavoratori che il lavoro di portineria comprende le mansioni di guardiania, controllo delle sedi, dei materiali, etc. e del rispetto del regolare svolgimento delle attività universitarie e lavorative, ma che non spetta assolutamente a noi controllare i documenti d’identità di qualsiasi persona poiché è necessaria un’autorizzazione prefettizia per questo tipo di mansione, al contrario invece si espongono i lavoratori delle cooperative anche ad azioni legali nei loro confronti.

Invitiamo tutti i lavoratori a non firmare il modulo inviato dall'aziende.

RSA USI-CT&S

appalto portinerie e servizi ausiliari

Università RomaTre

Roma 14/04/2023

 

 

 

A società Zètema Progetto Cultura srl

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Spett. Deltamed,

società Zètema Progetto Cultura srl

Sede

inoltro quanto inviato dalla sottoscritta alla società Zètema Progetto Cultura srl, su mandato del sig. Marco Cocozza, dipendente della stessa e da voi sottoposto regolarmente a sorveglianza sanitaria.

Il sig. Cocozza, lo scorso 6/2, mi ha messa al corrente della decisione dello SPRESAL della ASL RM2 a cui si era visto costretto a ricorrere, impugnando il giudizio di idoneità da Voi rilasciato:

lo SPRESAL ha modificato il giudizio di idoneità sancendo che  il sig. Cocozza debba essere adibito ESCLUSIVAMENTE al turno di mattina.

L'Azienda, però, non ha dato ancora alcuna indicazione ufficiale ed il sig. Cocozza continua a seguire sia la turnazione del mattino che la pomeridiana.

Probabilmente, la società, è in attesa di un'ulteriore indicazione da parte del medico competente.

Poiché è ormai noto sia lo stato di salute del sig. Cocozza che la decisione dello SPRESAL, auspico che allo stesso vengano date indicazioni relativamente i suoi turni entro le prossime 48 ore, altrimenti mi vedrò costretta ad intervenire anche attraverso i legali della nostra struttura sindacale.

Cordiali saluti.

Serenetta Monti

(RSU/USI CT&S Zètema e Vice Segretario Nazionale USI/CT&S)

 

   

E QUINDI… AVEVAMO RAGIONE NOI!

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E QUINDI… AVEVAMO RAGIONE NOI!

Era il 4 ottobre 2016, quando, in commissione ambiente (Giunta Raggi) l’assessora Muraro venne a prendersi un impegno preciso, derivante dal progetto dell’assessore al Bilancio, Minenna: acquisto quote di Roma Multiservizi da AMA.

Lo stesso giorno si insediava l’Assessore Colomban, alle Partecipate.

Mentre l’Assessora Muraro parlava per conto della Sindaca Raggi (ma la sua frase spariva dal verbale della Commissione Ambiente (“l'indirizzo è quello del presidente renderla una società di primo livello. Questo è l'indirizzo politico dobbiamo trovare la soluzione”), l’Assessore Colomban parlava di ri organizzazione di tutte le partecipate. Forse era stato rotto un muro… eppure, ci sono voluti altri sei anni di dure lotte.

La Giunta Raggi fece marcia indietro, arrivando, addirittura a prevedere una gara a doppio oggetto, che, espletata, vide vincitore il Consorzio CNS, balzato alle cronache nel periodo di “Mafia Capitale”. Le battaglie dei lavoratori per l’internalizzazione, inizialmente sostenuti solo dall’USI Unione Sindacale Italiana, sono proseguite più incessanti che mai. Tra un ricorso e l’altro anche Roma Multiservizi ha contribuito al prolungamento dell’agonia.

Si è pronunciata persino la Commissione Europea.

Insomma, “noi ricordiamo tutto quello che è successo: le denunce in tutte le sedi, riguardanti anche i parametri con cui sono ancora inquadrati lavoratori e lavoratrici, i ricatti perpetrati attraverso la "concessione" delle ore supplementari.

Tutto. Ricordiamo tutto”.

Questo il primo commento di Serenetta Monti (Vice Segretario Nazionale USI CT&S).

“E’ per questo che l’annuncio della delibera approvata in Giunta ci rende felici, si, ma non entusiasti”, prosegue Monti “… fino a che non arriveremo al traguardo finale, in cui tutte e tutti verranno trattati dignitosamente, visto il servizio ESSENZIALE che questi lavoratori, da decenni, contribuiscono a fornire a questa città non saremo soddisfatti.

Questa città ha bisogno di una gestione coerente a 360 gradi e, certo, non possiamo stare tranquilli mentre altri dipendenti di società capitoline non riescono a vedere uno stipendio puntuale e non avranno neanche la tredicesima: Roma Metropolitane. A loro la mia solidarietà. Hanno anche manifestato due giorni fa in Campidoglio.”.

“Con l’USI CT&S non lasceremo solo nessun lavoratore. Abbiamo continuato le interlocuzioni con i consiglieri di maggioranza e opposizione coadiuvati dalla segreteria Provinciale di Roma USI CT&S, con l’incessante lavoro del Segretario Gianmaria Venturi.

Ora aspettiamo il voto in aula che ratifichi l’impegno preso dalla Giunta e speriamo che, da quell'aula, passino anche i provvedimenti a sostegno del rispetto della dignità dei dipendenti di Roma Metropolitane. Natale è arrivato e non basta un albero eco sostenibile a far brillare questa città.

Ci aspettiamo interventi concreti per tutte le realtà che ne hanno bisogno.

Casa lavoro e dignità per tutti!”.

Queste le conclussioni.

Serenetta Monti Vice segretario nazionale USI CT&S.

 

 

PREMIO PRODUZIONE E PIANO FERIE!

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RSU USI CT&S NON FIRMA

PREMIO PRODUZIONE E PIANO FERIE!

 

Care/i colleghe/i, lo scorso 6 giugno si è tenuto il Tavolo RSU che aveva per oggetto il Piano Ferie ed il Premio Produzione.

Giusto per memoria storica, ricordo che l’ultimo Premio Produzione è arrivato in contanti solo dopo l’esito referendario di novembre 2021 che ha visto la vittoria di quelle OO.SS. (CGIL, USI e UIL PA) che non si sono fermate davanti l’imposizione aziendale, inizialmente di un’erogazione solo in welfare ed all’ultimo anche in contanti ma con un’eccessiva decurtazione.

Per cui, la sigla finale del premio (che abbiamo, poi, riscosso a gennaio 2022 e che ha visto anche la mia firma, in deroga a quanto fatto negli anni precedenti stante proprio l’esito referendario) ha visto l’erogazione di una somma inferiore rispetto l’ultimo premio, risalente al 2019. Un compromesso finale con l’ex A.U. dr. Tagliacozzo per garantire l’erogazione il prima possibile.

Oggi si è ripartiti da quella somma per ottenere 5 euro netti in più (che non riportano lo stesso alla somma del 2019). Ricordo che la nostra Azienda, tra le partecipate di Roma Capitale, è quella che ha il premio più basso. E sempre da questa somma (inferiore al 2019) si ripartirà anche nel 2022, visto che è stato siglato l’accordo anche per il prossimo premio. Certo, si potrà combattere per un ulteriore aumento… ma sempre partendo in difetto.

Tant’è! Oltre questi motivi, per cui non ho firmato questo doppio accordo, c’è sempre il solito passaggio che prevede la decurtazione del premio per chi riceve sanzioni disciplinari superiori al richiamo verbale e, come sapete, trovo questo passaggio parecchio penalizzante, non vi tedierò oltre. Se volete ci sono i comunicati dei premi precedenti. L’unica nota positiva che mi sento di condividere è che, unitamente alle altre OO.SS., siamo riusciti a far reintrodurre la possibilità di scegliere (e in che percentuale) di accedere ai benefit del welfare.

Relativamente il piano ferie, anche qui, esistono i miei comunicati e le mie note a verbale degli anni precedenti. Anche quest’anno, nonostante io abbia citato la situazione delle postazioni della Notte dei Musei (coperte in percentuale estremamente superiore al personale di Zètema da parte del personale H501) e Stefano Rufo per la UIL PA abbia citato la prima domenica del mese (che ha visto una maggioranza esclusiva di H501), l’azienda (e chi, alla fine, ha sottoscritto il piano ferie) ha ritenuto opportuno mantenere l’impianto vincolato dal Contratto di Servizio, relativamente le postazioni da garantire con personale Zètema. La mia obiezione in base a cui ho evidenziato che quelle percentuali, ormai sono falsate durante tutto l’anno e non si spiega perché sia obbligatorio per l’assistente di sala Zètema rispettarle nel proprio periodo di ferie… non ha sortito risposta. Ecco perché, anche quest’anno non ho firmato l’accordo sul Piano Ferie

In ultimo, aggiungo che, a margine del tavolo, avevo sollecitato l’Azienda ad inviare comunicazione sul bonus da 200 euro una tantum la cui erogazione è prevista entro luglio e sulla proroga dello smart working per genitori di under 14 e/o di disabili.

A riguardo condivido con voi mail inviata oggi 9/6/2022 alla dr.ssa Rubino.

Richiesta relativa comunicazione al personale n. 37 relativa bonus 200 euro e sollecito comunicazione proroga smart working per genitori under 14 e disabili.

Gentile dottoressa Rubino, nel ringraziarLa per avere recepito il mio sollecito relativamente il bonus governativo di euro 200 (di cui ancora non era pervenuta alcuna notizia ai dipendenti Zètema) ed avere inviato comunicazione ufficiale (la n. 37 dell'8/6 u.s.), Le faccio presente che si è generata una certa confusione. Poichè nella mail è chiaramente specificato che si dovrà attendere la circolare INPS ad integrazione, Le comunico che alcuni referenti dell'Ufficio del Personale stanno dando indicazione ai dipendenti di inviare autodichiarazioni perchè non ci saranno ulteriori comunicazioni. Risulta, peraltro, alla scrivente che, come da dettato normativo (dl n.50/2022 art.31) trattasi di indennità senza rilevanza fiscale o reddituale tale da determinare, appunto, l'attesa delle specifiche dll'INPS per i datori di lavoro in merito le modalità di erogazione. La pregherei, quindi, di indicare al personale delle Risorse Umane di non effettuare "corse in avanti", onde evitare un aggravio lavorativo. Colgo l'occasione per ricordarLe l'ulteriore mio sollecito, inerente la proroga dello smart working per genitori di under 14 e/o di disabili per cui ancora nulla è pervenuto da parte aziendale.

Serenetta Monti

(RSU/USI CT&S)

   

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